Brindisi, 25/07/2006
Continua l’impegno del Gruppo Panificatori Brindisi della CNA
Dal 2000 il Gruppo dei panificatori brindisini continua a lavorare per difendere gli interessi della categoria.
In questi anni si sono susseguiti gli incontri con gli Assessori Comunali al Commercio e all’Artigianato, con i Sindaci, con il Comandante dei Vigili Urbani, con i Responsabili delle AUSL del settore della sicurezza alimentare, con il Presidente della Camera di Commercio e in ultimo con il Comandante della Guardia di Finanza.
Il problema è sempre stato lo stesso: la lotta alla produzione ed al commercio abusivi del pane.
Il pane, da anni, viene introdotto illegalmente da altre province, viene prodotto abusivamente da pizzerie, ristoranti o forni privati disseminati nelle campagne, viene svenduto con ribassi talmente incredibili da farne dubitare la provenienza, viene importato da fuori provincia dalla grande distribuzione organizzata ed imposto sul mercato locale.
Il pane fresco, per tali motivi, rischia oggi di scomparire.
I fornai, che da anni e da generazioni producono il primo tra gli alimenti della nostra tavola, resistono anche contro le ultime novità legislative riguardanti la liberalizzazione.
I fornai vogliono difendere il proprio mestiere, considerato da tutti “l’arte bianca”.
Per questo, al Ministro Bersani, mandano a dire tramite la CNA di rivedere il decreto (che consente a chiunque di aprire un panificio) inserendo alcune delle proposte fatte nell’assemblea dei giorni scorsi, tra le quali:
- che il nostro paese si doti di una nuova legge sulla panificazione che preveda dei requisiti professionali precisi per i nuovi panificatori,
- che ci siano reali controlli sulle aziende abusive e che i risultati siano resi pubblici,
- che funzionino gli osservatori sui prezzi anche in difesa dei produttori, costretti, dal perdurare di concorrenza sleale, a compromettenti vendite sottocosto,
- che si incentivi il rapporto tra la grande distribuzione organizzata e i produttori di pane locale e tra questi e le imprese di prodotti agricoli locali.
I panificatori di tutta la provincia intanto, per scongiurare la crisi che potrebbe portare alla chiusura di alcuni dei circa 200 laboratori artigianali, hanno chiesto un incontro con il Prefetto affinché si possa realmente attuare una azione di contrasto alla produzione e vendita di pane abusive con la partecipazione di tutti gli enti di vigilanza.
Nello stesso tempo, in queste settimane, continua la campagna pubblicitaria, realizzata con locandine e manifesti, che ha lo slogan “il tuo forno, il tuo pane” che invita i consumatori a comprare il pane direttamente presso il forno, dove sono certe l’igiene in tutte le fasi di lavorazione e vendita, la professionalità di chi lo impasta e lo lavora per i più diversi gusti, la genuinità delle materie prime. Tale campagna, così come la festa del pane dal titolo “buoni come il pane” realizzata nel centro di Brindisi nel marzo scorso, persegue l’obiettivo di invitare i consumatori, delle diverse fasce di età, a mangiare il pane, preferibilmente con gli ingredienti più comuni nella nostra terra, olio e pomodoro, oltre che con quello, con cui lo abbiamo da sempre abbinato, mortadella e nutella.
Nella festa, il Gruppo, guidato dal Presidente Mimino Di Presa e dal coordinatore Teodoro Piscopiello e dai consiglieri Giancarlo Cucinelli, Gino Donnicola, Ugo Pisani, Pino De Matteis, Mario Romano e Cosimo Cassiano alla presenza del Presidente e del Direttore della CNA di Brindisi, ha voluto premiare il fornaio più anziano della città, Costantino Ventruto, in segno di ringraziamento per il lavoro fatto nell’ insegnare a tanti giovani fornai la nostra arte bianca.
COMUNICATO STAMPA GRUPPO PANIFICATORI BRINDISI
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