Brindisi, 27/07/2006

Confartigianato: "un fondo di garanzia per le vittime di atti criminosi"

Confartigianato torna a proporre in provincia di Brindisi la creazione di un “Fondo di garanzia” per le vittime di atti criminosi e un Comitato che ne gestisca l’utilizzo.
Il fondo di garanzia per le vittime di atti criminosi permetterà, a chi ha denunciato gli estorsori, di ottenere in tempi brevi, entro un mese, un prestito presso gli Istituti bancari convenzionati con il Fondo. Denaro da restituire in non più di cinque anni mediante rate mensili.
Potranno farne richiesta coloro i quali, esercitando un’attività economica o una libera professione, abbiano un danno a beni mobili e immobili o un danno sotto forma di mancato guadagno.
Queste situazioni devono essere conseguenze di atti commessi allo scopo di costringere le vittime ad aderire a richieste estorsive; ritorsioni per la mancata adesione a richieste estorsive; intimidazioni.
Ovviamente sarà necessario che la vittima di atti criminosi abbia denunciato alle Autorità giudiziaria tutti i particolari dei quali è a conoscenza.
La proposta di istituzione è stata inoltrata a firma di Antonio Ignone, presidente provinciale di Confartigianato, a tutti i sindaci del Brindisino, al presidente della Provincia, a sindacati, associazioni di categoria ed Enti. L’auspicio è che su questa iniziativa si riscontri la più ampia convergenza d’intenti e che ciascuno partecipi alla creazione del Fondo di garanzia, versando una quota minima pari a € 5.000,00, e faccia parte del comitato di gestione. Il Fondo sarà a totale garanzia del prestito che la banca concederà al richiedente. La domanda di accesso al fondo dovrà essere presentata al Comitato di gestione che dovrà riunirsi entro i quindici giorni successivi alla ricezione della domanda per deliberare la concessione di garanzia del prestito da inoltrare all’istituto bancario convenzionato.
Nella bozza di regolamento, elaborata da Confartigianato e sottoposta alle valutazioni di associazioni di categoria, sindacati, Enti e Istituzioni, è scritto che il prestito sarà concesso anche ai superstiti delle persone che abbiano perso la vita in conseguenza di reati connessi all’attività estorsiva posti in essere dalla criminalità organizzata e siano intenzionati a proseguire e/o riavviare l’attività ereditata.
E’ stato ipotizzato inoltre che il Comitato di gestione possa prevedere anche delle forme di raccolte finanziarie per tramite di terzi, siamo essi soggetti giuridici e/o privati, i quali potranno effettuare versamenti volontari a sostegno dell’iniziativa.
“L’attuazione di questo strumento – dichiara Ignone - riteniamo che sia molto utile per salvaguardare nell’urgenza colleghi imprenditori vittime di un sistema criminoso. Auspichiamo, pertanto, che emerga la necessità di un celere incontro per meglio definire insieme le procedure da seguire per la costituzione del Fondo di garanzia che, sia chiaro, non sostituirà in alcun modo altri strumenti già esistenti previsti dalla Legge. L’obiettivo è di disporre di uno strumento finanziario, rapido e utile, in favore delle vittime di episodi criminosi e aiuti costoro nell’affrontare le urgenze immediate che ne derivano scongiurando il rischio di chiusura delle attività commerciali, artigianali e imprenditoriali.”

COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO