Brindisi, 02/08/2006
De Pascalis (Cisl): "aprire una seria riflessione sul sistema sociale brindisino"
Il periodo estivo, come al solito, si caratterizza per una implementazione del tempo a disposizione affinché ciascuno pratichi gli hobbys preferiti. Accade così che taluni, adusi a sparare sempre su gli altri, in particolare su quanti operano costantemente per migliorare le condizioni dei lavoratori, si divertano a seminare menzogna ma soprattutto zizzania.
E’ il caso della vicenda Contratto Integrativo ASL BR1, sottoscritto lo scorso 27 luglio dalla CISL FP unitamente alla UIL PL ed alla CONFSAL- FIALS, al termine di una gestazione di circa due anni, nel corso della quale tutte le OO.SS. e sottolineo tutte, hanno contribuito alla discussione, presentanto unitariamente la piattaforma, sulla quale è modellato il Contratto sottoscritto.
Il Contratto presenta importanti ed innovative norme che garantiscono, finalmente, diritti lungamente attesi da tutti i lavoratori. Certamente questo strumento non esaurisce le tante problematiche del personale sanitario ed amministrativo della ASL, ma sicuramente avvia una fase di concertazione serrata con la Direzione Generale, affinché in tempi rapidi e non più biblici si affrontino problematiche quali quelle del precariato, delle esternalizzazioni, delle sperimentazioni gestionali, ecc.
A questo proposito, una volta e per tutte, voglio chiarire il senso dell’azione concertativa che l’Organizzazione che ho l’onore ed il privilegio di guidare a livello territoriale, intende espletare. Sono finiti ormai da tempo i sistemi di contrapposizione pura e semplice al Padrone, soprattutto nel settore pubblico, dove è ben difficile individuare chie è il Padrone!! Occorre al contrario una forte logica di confronto che, nelle reciproche responsabilità, valorizzi la ricerca di accordi a tutela dei lavoratori ma prestando grande attenzione alla qualità dei servizi erogati e quindi ai diritti degli utenti. Così come ritengo veramente stucchevole l’atteggiamento di alcuni che si ergono a paladini duri e puri, accusando gli altri di chissà quali connivenze. A costoro, ricordo il detto “ non guardare la pagliuzza nell’occhio altrui, senza vedere la trave nel tuo occhio”.
La CISL FP non salta sul carro dei vincitori, poiché è già impegnata a guidare il carro ove siedono tante migliaia di lavoratrici e lavoratori pubblici, che nel tempo hanno conferito ad essa consensi ed apprezzamenti.
Così come non condividiamo lo scandalismo che altri fanno delle situazioni, certamente gravi, che attanagliano la Sanità brindisina; continuare a sparare senza costrutto su quanto avviene nell’Ospedale Perrino, può, a mio parere, ottenere un solo risultato: delegittimare la Dirigenza della ASL che in questi mesi si sta impegnando nel tentativo di rattoppare i guasti di un piano di riordino ospedaliero, quello della Giunta Fitto, i cui guasti sono sotto gli occhi di tutti.
Voglio rammentare ai più disattenti che solo pochi giorni fa, nell’incontro con le Segreterie Confederali CGIL CISL UIL, il Direttore Generale ha presentato una proposta di riassetto che è stata condivisa da tutti i presenti, in particolare per quanto attiene la riapertura di alcuni reparti ( Chirurgia ed Ortopedia) negli Ospedali di Mesagne, S.Pietro e Ceglie M., con l’evidente scopo di decongestionare l’Ospedale Perrino e l’Ospedale Camberlingo di Francavilla F.
Solo dopo poche ore ho letto sulla stampa giudizi estremamente negativi ed allarmi sullo stato della Sanità brindisina, anche da alcuni partecipanti a quella riunione. A questo gioca al massacro non ci sto!!
Nessuno e sottolineo nessuno ad eccezione del sottoscritto, ha stigmatizzato il nuovo piano di edilizia sanitaria presentato dalla regione Puglia che non stanzia nemmeno un euro per i necessari lavori di ampliamento dell’Ospedale Perrino, soprattutto per realizzare quella struttura riservata alla emergenza urgenza (pronto soccorso) da tutti considerata indispensabile, al fine di rendere dignitosa l’accoglienza dei pazienti e garantire il diritto alla salute.
Nessuno ha sottolineato come in altri territori della regione sono previsti ingenti investimenti per la realizzazione di nuovi Ospedali, mentre per Brindisi, ci si è limitati all’Ospedale NORD, certamente importantissimo, ma in nessun modo si è tenuto conto delle difficoltà strutturale del fondamentale nosocomio di Francavilla Fontana, Ospedale di primo livello.
In definitiva sarebbe il caso di affrontare queste problematiche non per il gusto di sparare su questo o su quello, con l’ottica di migliorare il servizio e garantire dignità professionale agli operatori, grazie al sacrificio dei quali è ancora possibile la tutela della salute.
In tutto questo brilla la latitanza delle Forze Politiche e delle Istituzioni locali, troppo impegnate a dibattere di rigassificatore, per poter guardare fuori della finestra ed osservare una Città ed una Provincia ormai in declino, con i giovani che scappano ed i disoccupati che crescono.
La credibilità socio-economica di questo territorio non è mai stata così bassa, la messe di promesse non mantenute cresce giorno dopo giorno, Porto, Aeroporto, sistema produttivo, Pubblica Amministrazione, sono armai ridotti ai minimi termini e nessuno fa nulla per uscire da questa palude, nessuno scatto di orgoglio pervade coloro che sono stati chiamati dalla volontà popolare a guidare questa martoriata terra.
Al Governo Nazionale, impegnato in queste ore nella sottoscrizione dell’importante Accordo sulla Chimica, chiedo di aprire una seria riflessione sull’intero sistema sociale brindisino, sui disagi e sulle difficoltà quotidiane, soprattutto in termini di servizi pubblici e di funzionamento dell’apparato pubblico.
COMUNICATO STAMPA CISL FPS |