Brindisi, 03/08/2006

La Uil conferma: Enel vuol tagliare la forza lavoro

E’ davvero sconcertante leggere sui quotidiani locali la smentita dell’Enel sui tagli occupazionali. dell’organico della Centrale di Brindisi Sud.
Forse la UIL e la UILCEM si sono inventate un documento aziendale inesistente, ma, guarda caso, proprio nella giornata di ieri 2 agosto 2006, mentre l’Enel si affrettava a smentire quanto dichiarato da noi, la stessa società incontrava le organizzazioni sindacali regionali di categoria, appartenenti alla CGIL, CISL e UIL, confermando quel documento, rendendolo così ufficiale e pubblico, e pretendendo addirittura la sua esecutività entro il 30 settembre 2006.
Questo documento di ristrutturazione degli organici della centrale di Brindisi Sud, in pratica, presenta una forza lavoro diretta, inferiore di 120-150 posti in confronto a quella, già carente e mai completata della ristrutturazione del 2001, quando si producevano 12,5 miliardi di Kwh e si consumavano 2 milioni e mezzo di tonnellate di carbone, a differenza di quanto avviene oggi con una produzione di 17 miliardi e mezzo di Kwh ed un consumo di carbone più che triplicato.
Rimaniamo davvero delusi dal comportamento adottato in questa occasione da una grande società come l’Enel, specialmente quando si tenta di prendere in giro una comunità come la nostra, le istituzioni e le forze sociali che tanto hanno fatto in passato per permettergli di produrre energia elettrica , contrastando ad oltranza tutti coloro che ne pretendevano la riduzione o, addirittura, la chiusura, dopo le sentenze del Consiglio di Stato.
Come organizzazioni territoriali di Brindisi siamo pronti a confrontarci pubblicamente con questa azienda, in modo oggettivo e con documenti alla mano, per dimostrare a chiunque quale sia la realtà, rendendo, semmai, pubblici i documenti sindacali che riportano la verità, specie quelle relative ai tagli occupazionali previsti per il 2006, confrontandoli con la struttura del 2001:
Eliminazione di 4 linee di turno e di due di semiturno, 30 unità;
Riduzione di due terzi delle Manutenzioni, circa 70 unità;
Riduzione di qualche decina di unità appartenenti allo Staff e ad altri uffici connessi.
Pretendiamo, infine, che l’Enel smentisca quanto dichiarato, in onore della cittadinanza di Brindisi che non può e non deve essere trattata in modo così offensivo, e, tra l’altro ci corre l’obbligo anche di smentire che la società elettrica è l’unica ad aver preso a cuore le sorti dei lavoratori ex DOW.
Forse questa società non è a conoscenza che altre società, come la SanofiAventis, la Polimeri Europa e la Basell hanno altrettanto preso a cuore il destino di questi lavoratori in maniera ben più corposa, senza pressioni e senza alcuna pubblicità.

COMUNICATO STAMPA UIL