Ostuni, 07/08/2006

The Bard Of Avon: Shakespeare nel Chiostro S.Francesco

Sessione estiva per The Bard of Avon, commedia shakespeariana, scritta dalla prof. Isabella Ayroldi, che domani martedì 8 agosto alle ore 21 nel Chiostro di palazzo San Francesco sarà portata in scena dai ragazzi del liceo classico “Calamo” di Ostuni.
Nello scorso inverno lo spettacolo ha conseguito il primo premio nel corso del festival nazionale teatro scuola svoltosi a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone.
Un’opera sorprendente con temi profondi e attuali, unica grazie alle musiche dal vivo, alle spettacolari coreografie del regista Alessandro Fiorella e ad un testo che è riuscito a commuovere, attenendosi con non poca difficoltà alle quattro opere del poeta inglese.
Quella del teatro è una tradizione che si rinnova al liceo classico, con volti man mano inediti e con la passione di sempre.
Lo spettacolo scaturisce dallo studio e dalla dedizione del laboratorio teatrale (che si avvale di tante menti, di molte penne oltre che di numerosi corpi.
“The Bard of Avon” è Amleto, Macbeth, Otello e La Tempesta in un’ unica pièce, l’adattamento del testo è di Isabella Ayroldi, professoressa di inglese al liceo “Calamo”, che sin dai primissimi nonché poco noti progetti di teatro a scuola, ne cura i dettagli non solo con preziosissimi contributi, ma con un impegno reale più che intenso.
A curare la regia, invece, ancora una volta è Alessandro Fiorella, con una preminenza di musiche, cori e fisicità che sebbene si ripeta nel corso degli anni risulta difficilmente uguale a se stessa. Ogni scena, una nuova intuizione. Altro contributo lo hanno offerto Silvia Fiorella (coreografie) e Mirco Lodedo (musiche).
Un’emozione in più, il ricordo. L’ opera, infatti, è dedicata a Tiziana, una giovane studentessa scomparsa qualche mese fa, poco dopo aver concluso il liceo con il massimo dei voti. Tiziana frequentava il corso di teatro. Sempre in prima fila. E chi fino all’anno scorso recitava al suo fianco non l’ha dimentica.
Tiziana se l’è portata via un male terribile ma così ha potuto ancora una volta essere fra i suoi compagni di sempre: sebbene fra le righe di un sonetto, o come musa ispiratrice di tutto quanto è stato realizzato.
Non è semplice sviscerare Shakespeare fra i banchi di scuola: il teatro, oltre ad essere un risultato, a scuola può e deve costituire un mezzo privilegiato di interazione con i classici.
Quella portata in scena è la sintesi di quattro capolavori, la cui commistione accurata non dev’essere stata una fatica leggera. La volontà: superare ogni forma di contestualizzazione accademica e lasciar parlare quanto più possibile l’opera, in tutta la sua forza e intensità, libera da ogni freno razionale.
Ciò consente ad ogni modo che i temi topici della poetica shakespeariana si delineino chiari, ponendosi da sè in evidenza: l’inganno che subiscono o generano Otello, Desdemona, Macbeth e lago li pone dinanzi alla realtà e chiede loro di interpretarla, in una maniera o nell’altra, esponendoli al rischio del fallimento, al dubbio, alla considerazione della natura umana.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE OSTUNI