Latiano, 09/08/2006
Due fratelli arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale
Domani sarebbe scaduto il permesso premio ricevuto dal Magistrato di Sorveglianza ma la “vacanza” è finita qualche ora prima del previsto.
Arcangelo Gallone, 33enne di Latiano, in carcere dal maggio del 2000, quando venne arrestato in flagranza unitamente ad altri due complici nel corso di una rapina presso l’Ufficio Postale di Salice Salentino, operazione durante la quale perse la vita un quarto rapinatore, è tornato in cella, questa volta insieme al fratello, Gianpietro Gallone, 22 anni, da qualche mese sottoposto alla misura di prevenzione dell’Avviso Orale.
Primo pomeriggio, il sole batte ancora e i due fratelli stanno facendo un giro per le vie del paese, a bordo di una custom di grossa cilindrata proprietà di quello minore.
Loro malgrado, però, si imbattono in una pattuglia della Stazione Carabinieri di Latiano, impegnati in un servizio antirapina, reato spesso consumato proprio in concomitanza dell’orario di chiusura o in quello di apertura pomeridiana in danno di istituto di credito.
Dopo essere che i militari li hanno affiancati ed invitati a fermarsi, il capo pattuglia viene materialmente investito dalla portiera dell’auto già aperta, sulla quale aveva urtato la motocicletta lanciata nuovamente a tutto gas con lo scopo, cogliendo proprio il fattore sorpresa sui Carabinieri, di guadagnare una improbabile fuga. Prime contusioni per il Brigadiere!
Subito riavutisi, in effetti, dall’improvvisata, lampeggianti e sirena a tutto volume, i Carabinieri si pongono all’inseguimento dei fuggiaschi ma dopo un paio di chilometri percorsi all’impazzata per le vie del paese, la moto finisce la propria corsa sulla carrozzeria di un’Audi in sosta.
La caduta è rovinosa ma i due non riportano, fortunatamente, gravi lesioni. Solo qualche contusione ed escoriazioni dovute all’attrito degli arti inferiori sulle tanto lucenti quanto calde marmitte della moto!
I due fratelli, comunque, si rialzano e fuggono a piedi, in due distinte direzioni nel tentativo di scoraggiare i Carabinieri. Tuttavia, prontamente rincorsi dal malconcio Brigadiere, dall’Appuntato impegnato alla guida e dal terzo componente dell’equipaggio, tentano di battere ancora in ritirata, ingaggiando con gli stessi una breve colluttazione.
La volontà di assicurarli e, comunque, di verificare il motivo per il quale si erano dileguati mentre si accingevano a controllarli la prima volta, ha avuto la meglio su quella di sottrarsi alla verifica dei due germani.
Finalmente bloccati e neutralizzata definitivamente ogni ulteriore iniziativa, anche in ragione dei rinforzi nel frattempo allertati dalla Centrale Operativa di Francavilla Fontana, che era stata prontamente informata dell’evolversi della vicenda, i due hanno riferito di esser scappati solo per evitare la contravvenzione per via del fatto che non indossavano il casco.
A seguire, dati i precedenti del più grande e pur sempre nella considerazione di non essere nelle condizioni di poter credere alla versione fornita dai due, ritenendo che le motivazioni della fuga potessero essere ben più importanti, gli stessi Carabinieri della Stazione e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare in loro pregiudizio.
Al termine degli accertamenti, infine, i due sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di via Appia a Brindisi.
Il risultato della bravata è definito catastrofico dagli stessi Carabinieri: i militari hanno collezionato complessivamente oltre venti giorni di prognosi tra contusioni ed escoriazioni varie, i due arrestati dieci; una macchina militare danneggiata ed una moto distrutta.
FONTE: COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA
COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE |