Bari, 21/09/2006
Rigassificatore, Zullo(Ppdt) attacca Vendola:”tutta una manfrina”
“Winston Churchill ebbe modo di affermare che: ‘La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno dei due è malato”. Il consigliere regionale della Puglia prima di tutto Ignazio Zullo, cita lo statista inglese nell’esprimere le sue considerazioni, in una dichiarazione, sulle scelte per la localizzazione dell’impianto della British Gas in Puglia. “Da quello che sta accadendo sul rigassificatore a Brindisi – osserva - sembra proprio che il comportamento istituzionale del presidente Vendola voglia ispirarsi al pensiero di Churchill ma, purtroppo per lui e per fortuna per chi deve credere di vivere in uno Stato di diritto, il Governo sul rigassificatore non è malato anzi dimostra saggezza e rispetto delle norme di legittimità”.
“ ’Nessun rigassificatore senza il consenso della popolazione’ sbandiera Vendola su tutti i quotidiani. Ma qual è la popolazione secondo il nostro presidente? Sono forse i comitati di lotta da egli apprezzati come capacità di movimentare la pubblica opinione o di esprimere istanze della cittadinanza attiva e di approfondimento scientifico? Certamente no; se egli stesso afferma che diventano ‘veri e propri nuclei di controinformazione’, evidentemente lui stesso sa e ammette che c’è tutta una parte della popolazione che la pensa diversamente. Quando gli fa comodo risponde ai sindacati dell’Ilva che non è più il parlamentare che fronteggiava le cariche della polizia, come ebbe a dire qualche giorno fa, e che oggi è il presidente della Regione”.
“Sul rigassificatore – aggiunge Ignazio Zullo - perché non si veste fino in fondo da presidente della Regione, presidente di tutti i pugliesi? E come tale attivi tutti gli strumenti democratici e giuridici che uno Stato di diritto mette a disposizione in casi di rilascio di autorizzazioni legittime non condivise da un nuovo governo regionale. Sì, attivi tali azioni altrimenti io per primo, insieme a tanti altri, sarò indotto a pensare che è tutta una manfrina per testimoniare a chi ha creduto in lui, votandolo, che ‘comunque si è impegnato e se non ci è riuscito non è per colpa sua ma per colpa di altri’”.
“E questo – sottolinea sempre il consigliere della Puglia prima di tutto - avrebbe dovuto tenerlo presente fin da quando ha accettato di candidarsi alla carica di presidente della Regione, cioè nel momento in cui assicurava che, in ogni caso e a prescindere, da presidente non avrebbe fatto realizzare il rigassificatore a Brindisi. Fin da allora avrebbe dovuto riflettere se in uno Stato di diritto è possibile rimuovere un’autorizzazione che il Governo, su cui non si può adombrare ombra alcuna poiché della stessa parte politica, giudica ‘legittima’. Lo faccia non solo per non tradire i suoi elettori, ma sopratutto per non infondere nella classe imprenditoriale il deleterio timore nell’investire perché la classe imprenditoriale deve avere certezza che in uno Stato di diritto un’autorizzazione legittima vale anche quando si potrebbe andare incontro all’alternanza di governo”.
“Salvo – conclude Zullo - che non prevalga il concetto di democrazia espresso da Churchill”.
UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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