Brindisi, 16/10/2006

Gioia (Udeur): "usciamo dal coro degli utili idioti che sostengono Errico"

La decisione del presidente dell’amministrazione provinciale Michele Errico di provvedere in perfetta solitudine alla individuazione del nominativo da inserire nella terna dei soggetti tra cui il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Presidente della Regione, dovra’ scegliere il futuro presidente dell’Autorita’ Portuale, incontra il piu’ assoluto dissenso dell’UDEUR.
Non tanto per le qualita’ del “prescelto”, ottimo professionista, gia’ in passato chiamato da Errico, allora in veste di sindaco, a ricoprire importanti incarichi istituzionali.
Cio’ che lascia sconcertati e’ il metodo seguito dal capo dell’esecutivo provinciale per operare la sua scelta, senza alcuna preventiva consultazione con le altre amministrazioni individuate dalla legge 84/1994, ne tanto meno con le forze politiche che hanno a suo tempo concorso a formalizzare la sua candidatura e a supportare la sua elezione a presidente dell’amministrazione provinciale.
Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con la visione manichea che della politica ha il notaio Errico, fondata sulla netta separazione tra i partiti, fonte di malgoverno e corruzzione, destinati per lui a svolgere solo la funzione di taxi utili a raggiungere le mete piu’ ambite, e la societa’ civile, unica legittimata ad esprimere una visione di governo del territorio e a selezionare la classe dirigente.
Naturalmente, una societa’ civile fatta di professionisti, anche degli incarichi! , e non di popolo, di cui evidentemente il notaio si considera l’alfiere in terra di Brindisi.
Cosi’, al sistema dei partiti tradizionale, che pure ha accettato di mettersi in discussione, introducendo sistemi di selezione delle candidature ai ruoli di maggiore responsabilita’ politica assolutamente democratici, come le primarie, si contrappone il vero super partito di Errico, a dire il vero mai passato da un preventivo vaglio popolare prima di concorrere alle cariche che ricopre o ha ricoperto in passato, sempre strappate in sofferti ballottaggi.
L’Udeur non ci sta’ piu’ a fare il tifo per “un uomo solo al comando della corsa”.
Forse perche’ facilitati dalla circostanza di non occupare poltrone o altri posti di potere, ci riesce facile oggi uscire dal coro degli “utili idioti “ che sostengono l’azione politica ed amministrativa del notaio.
Impegnati come siamo nelle fasi che precedono la celebrazione del primo congresso provinciale in terra di Brindisi, spenderemo le nostre energie per elaborare una nuova visione di governo del territorio provinciale, in cui il porto avra’ certamente un ruolo fondamentale.
Su questo intendiamo confrontarci nei prossimi mesi con gli altri partners del centro-sinistra e non su un defatigante toto nomine che non ci ha visto mai coinvolti.
Con la stessa nettezza stigmatizziamo il comportamento di quanti, anche all’interno dell’Udeur, prestano soccorso ad amministrazioni che si sono finora caratterizzate per il deserto progettuale, a stento celato da vuoti slogan o ideologismi di maniera.
La definizione di un progetto per Brindisi costituira’ evidentemente la premessa per la scelta democratica, attraverso le primarie, delle persone chiamate ad attuarlo, non volendo piu’ regalare ad alcuno il ruolo di prescelto o unto dal Signore.
Questo percorso proporremo alla coalizione di centro-sinistra per il rinnovo dei consigli comunali delle varie realta’ della provincia ma anche per la prossima consultazione elettorale dell’amministrazione provinciale ed a quella del comune capoluogo che, a nostro giudizio, e’ utile si svolgano prima del tempo. !

Rino Gioia (Commissario Provinciale UDEUR)