Fasano, 10/11/2006

Si riapre la gara appalto per la fornitura di gas metano

Il Tar di Lecce, seconda sezione (composta da Antonio Cavallari, presidente, Giulio Castriota Scanderbeg e Silvana Bini), ha respinto i due ricorsi presentati dal “Conscoop” (attuale gestore della rete metanifera di Fasano - Brindisi) e dalla “Enel Rete Gas, spa”, avverso gli adempimenti messi in essere dal Comune di Fasano, (difeso da Ottavio Carparelli, capo dell’Avvocatura comunale) con i quali l’Ente locale ha aggiudicato la gara di pubblico incanto per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas metano nel Fasanese e per la realizzazione degli estendimenti di rete previsti nelle frazioni di Montalbano, Speziale, Pozzo Faceto, Savelletri e Torre Canne, alla “Ses Reti, spa”, di Copertino.
Il Tar leccese, inoltre, ha accolto il ricorso avverso gli stessi adempimenti comunali, presentato dalla “Italgas”. In sostanza, un bilancio giudiziario sulla vicenda-gas molto positivo per il Comune di Fasano che, adesso, dovrà riaprire le operazioni di gara, riammettere la “Italgas” (che era stata esclusa), rivalutare l’offerta e procedere alla nuova aggiudicazione della gara, in tempi brevissimi.

Il “Conscoop” aveva prospettato di eseguire i lavori di estendimento della rete (nella sua offerta) all’undicesimo anno del contratto di gestione, ossia intorno al 2017, mentre il Comune riteneva eccessivi i termini temporali di effettuazione dell’estendimento della rete metanifera, rispetto elle esigenze della popolazione ancora non servita dalla rete del gas, ed escludeva la ditta dall’aggiudicazione della gara. Il Tar ha dato ragione alle tesi difensive comunali dell’avv. Carparelli, respingendo, quindi, il ricorso del “Conscoop”.
La “Enel Gas Reti”, invece, chiedeva l’annullamento delle procedure aggiudicatarie del Comune che l’aveva esclusa dall’aggiudicazione della gara, poiché riteneva congrue le sue offerte economiche. Invece, il Tar ha respinto il ricorso, affermando che l’offerta della ditta è meno conveniente, sul piano economico, della ditta vincitrice la gara. Il Tribunale amministrativo, in questo caso, ha sottoposto l’offerta della ricorrente alla cosiddetta “prova di resistenza”.
L’”Italgas”, invece, si è vista accogliere il ricorso. Le sue tesi, circa la congruità temporale rispetto alla presentazione del progetto di estendimento della rete, il giorno stesso dell’eventuale stipula del contratto di aggiudicazione della gara, sono state ritenute valide dal Tar, in contrasto con una clausola del bando comunale che prevedeva un numero di giorni minimo, dopo il quale presentare l’istanza progettuale.

COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI FASANO
PROVINCIA DI BRINDISI