Brindisi, 13/11/2006
Perrino: dimesso neonato con problemi al sistema circolatorio
E’ stato dimesso dal reparto UTIN dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi un neonato di venti giorni di vita ricoverato poche ore dopo la nascita perché gravemente cianotico.
Il piccolo era affetto da un raro disordine cardiopolmonare, definito come “ipertensione polmonare persistente del neonato”, che comporta un mancato adattamento della circolazione polmonare alla vita extrauterina con mantenimento di un sistema circolatorio di tipo fetale incompatibile con la sopravvivenza.
“Il disturbo, tempestivamente diagnosticato, dichiara Giuseppe Latini, direttore del reparto, è stato affrontato mediante trattamento convenzionale consistente nella somministrazione per via inalatoria di un gas, l’ossido di azoto, che ha un potente effetto vasodilatatore sul circolo polmonare ma senza risultati apprezzabili, nonostante l’impiego in associazione di altri farmaci con analogo meccanismo d’azione. In considerazione di tali riscontri, per la prima volta nel reparto UTIN, sulla scorta di sporadiche segnalazioni nella letteratura scientifica mondiale e delle gravi condizioni del paziente nonostante un impegno terapeutico massimale, è stato impiegato il Sildenafil, come ultimo tentativo per salvare il bambino.”
Trattandosi di un farmaco che non ha un’indicazione ufficiale all’impiego in queste malattie, sono stati preventivamente acquisiti i consensi formali sia della Direzione Sanitaria dell’ ospedale che dei genitori.
“Il risultato è stato straordinario – afferma Latini. Il Sildenafil, somministrato ogni 6 ore per via orale, ha determinato la risoluzione del grave quadro di cianosi nello spazio di 36 ore circa, consentendo l’interruzione della ventilazione meccanica dopo soli 5 giorni di vita”.
Questi dati, meritevoli di segnalazione scientifica nelle sedi opportune, vanno a confermare i risultati preliminari circa l’efficacia del Sildenafil nei neonati che merita sicuramente di essere validata in studi su vasta scala ponendo il Centro di Terapia Intensiva di Brindisi all’avanguardia nella gestione di queste problematiche.
Soddisfazione per l’esito di questo complicato caso clinico è stata espressa dal direttore generale dell’Ausl BR/1 Giudo Scoditti e dal direttore sanitario della stessa azienda, Emanuele Vinci.
COMUNICATO STAMPA AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE BR/1 |