Brindisi, 28/11/2006
Finanziaria 2007, Brigante:"E’ necessario modificare alcune norme"
E’ necessario modificare alcune norme della legge finanziaria in discussione in Parlamento.
Il concetto è stato ribadito dal presidente della Camera di Commercio di Brindisi Giovanni Brigante al termine di una teleconferenza del presidente di Unioncamere Andrea Mondello trasmessa, in contemporanea, nelle 103 sedi camerali sparse nell’Italia. Le Camere di commercio – ha detto Mondello – non sono un costo per lo Stato, in quanto da esso non ricevono risorse, eppure investono sul territorio e quindi contribuiscono all’aumento del reddito e delle entrate fiscali dello Stato. Imporre tagli su alcune spese strategiche significa limitare la capacità delle Camere di Commercio di ideare, progettare e realizzare investimenti necessari per lo sviluppo e la competitività delle imprese”.
Il presidente Brigante – condividendo in pieno queste dichiarazioni – ha dichiarato che si farà promotore di un’iniziativa finalizzata a coinvolgere tutti i parlamentari brindisini nell’intendo di produrre modifiche all’attuale testo della finanziaria. Sono sostanzialmente due gli emendamenti che andrebbero presentati in aula per impedire al Governo di sottrarre importanti risorse finanziarie alle Camere di Commercio.
Per il presidente Brigante la spesa delle Camere di Commercio per le infrastrutture, l’internazionalizzazione, il credito e le finanze sono finalizzati a sostenere lo sviluppo economico e si traducono in maggiore crescita per le economie locali. Per Brigante, quindi, tutti i provvedimenti che prevedono tagli proprio su queste attività di promozione dell’economia locale riducono la capacità di intervento delle Camere e hanno effetti negativi anche per lo stesso bilancio dello Stato ma soprattutto penalizzano, indirettamente, le aziende.
Brigante ha evidenziato come le Camere di commercio, pur essendo enti pubblici, hanno un sistema finanziario autonomo, completamente a carico delle imprese, attraverso il diritto annuale, versato da tutti i soggetti iscritti nel registro delle imprese, e i diritti di segreteria.
“Facciamo appello ai parlamentari del nostro territorio – ha dichiarato Brigante – affinché si adoperino, con i loro colleghi di ogni parte d’Italia - a sostenere le ragioni espresse unanimemente dalle Camere di commercio”.
COMUNICATO STAMPA CCIAA BRINDISI
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