San Vito dei N.ni, 05/12/2006
I Ds chiedono tempi certi per il presidio clinico territoriale
Il direttivo sezionale ed il gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra di San Vito dei Normanni (Brindisi), alla presenza del consigliere provinciale Gianfredi, della Senatrice Rosa Stanisci e del consigliere regionale Giuseppe Romano, membro della commissione sanità della Regione Puglia, si sono riuniti per valutare la risposta complessiva, in termini di salute, che viene data sul territorio, dalla Ausl di Brindisi.
La discussione, di merito, conferma le perplessità espresse in altre occasioni e sottolinea la permanenza di condizioni di disagio che la popolazione conosce, in termini di disservizio, ormai da troppo tempo; tutto ciò nonostante sia trascorso quasi un anno e mezzo dall’insediamento del nuovo direttore generale.
Occorre accelerare i tempi per dare a San Vito un presidio clinico territoriale che funga da postazione sanitaria di prima istanza, proprio perché la comunità è scollegata dagli Ospedali di riferimento più vicini.
La scelta sbagliata di comprendere San Vito nel Distretto di Brindisi, effettuata con la suddivisione territoriale voluta dal centro destra, ha aggravato la situazione e trasformato la cittadina di quasi ventimila abitanti, in un quartiere poco servito della Città capoluogo.
Occorre migliorare ed ampliare la gamma delle prestazioni ambulatoriali specialistiche, rendendo trasparente il sistema delle prenotazioni perchè la risposta che viene data al cittadino, continua ad essere percepita come discrezionale.
Il Poliambulatorio, nonostante gli impegni assunti dal Direttore Generale Guido Scoditti, rimane in una condizione di inagibilità, visto le condizioni precarie della struttura nella quale insiste.
I locali appaiono privi di ambienti idonei ad ospitare le diverse discipline specialistiche che, in convenzionata, operano per il distretto sanitario. Gli ambienti destinati ad attesa per l’utenza sono angusti e quelli vocati allo screening della donna e alla preparazione al parto completamente fuori norma. L’ambiente destinato alle branche amministrative è inidoneo ad ospitare quattro postazioni di lavoro.
La disponibilità dichiarata dall’Amministrazione comunale ad offrire locali idonei, deve essere data in presenza di tempi certi per la consegna. Se questo non è, riteniamo che la Direzione Generale debba trovare rapidamente altre soluzioni, perché il rischio della chiusura dell’attuale sede per inagibilità diventa sempre più possibile.
Direttivo sezionale e gruppo consiliare D.S.
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