Brindisi, 21/12/2006

Tommaseo, Romano(Ds): definirne l'uso in conferenza dei servizi

L’alto senso delle Istituzioni che ho, questa volta, non mi esime dal polemizzare col presidente della Provincia Michele Errico, a proposito della vicenda del Tommaseo.

Va detto, intanto, che la gestione di una istituzione democratica è lavoro faticoso, molto diverso dalla gestione di uno studio o di una azienda nella quale uno impartisce ordini e i collaboratori eseguono.

La ipotesi del Tommaseo quale sede universitaria arriva in commissione senza che nessuno (partiti, consiglieri regionali, parlamentari) abbia avuto la possibilità perfino di conoscere la materia; nè si può pensare che una telefonata casuale dell’assessore Roma abbia potuto superare il gap. Il notaio Errico, uomo di legge, sa che le alienazioni di beni immobili hanno bisogno di procedure complesse e aggiungo io trasparenti.
Allo stato vi sono due protocolli che destinano il bene: uno a fini turistici e l’altro come sede universitaria.
La commissione consiliare, per trasparenza e correttezza e prima di esprimere il proprio assenso sul disegno di legge della giunta, ha accolto la proposta avanzata dall’assessore Minervini della indizione di un’apposita conferenza di servizi con il Comune di Brindisi (titolare di un protocollo Stato-Regione) e la Provincia di Brindisi (titolare di un accordo di programma Regione-Provincia) che metta i due Enti nella condizione di decidere loro la destinazione del bene.
Più che inciucio ritengo la conferenza dei servizi la sede legittima per definire in modo istituzionalmente corretto l’intera vicenda.
Comprendo le preoccupazioni del presidente Errico verso la Corte dei conti avendo egli attivato un concorso di idee sul Tommaseo pur non avendo la titolarietà del bene, ma non può pensare di risolvere la questione accusando altri.

Non so quanto sia utile una politica che per concretizzarsi ha bisogno sempre di avere qualcuno su cui addossare le responsabilità; mi consola il fatto di essere in compagnia del presidente Vendola, dell’assessore Losappio, del presidente Pellegrino per richiamare gli ultimi attacchi.
Da cristiano invito il cattolico Errico a vedere meno avversari a non dividere la politica e la società in parte buona e parte cattiva e ad adoperarsi per le sintesi unitarie. Dopo la stagione dei tanti impegni la gente si aspetta risposte dalla politica; guai a sfuggire dalle responsabilità magari rifugiandosi nel vittimismo di maniera.

Sul Tommaseo ritengo di dover continuare ad impegnarmi perchè ospiti una Facoltà universitaria in modo che l’intero quartiere “Casale” della città capoluogo ospiti il polo universitario brindisino, ma ritengo dover raggiungere questo risultato con i procedimenti previsti dalle norme; sono un politico che ha sempre rispettato e fatto applicare le leggi anche quando non ne condivideva il contenuto.

Giuseppe Romano
Vice presidente gruppo consiliare regionale D.S.

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