Brindisi, 08/01/2007

Ausl: nuovo modello del servizio di assistenza domiciliare

L’Ausl BR/1 intende sviluppare i servizi di assistenza domiciliare per garantire l’erogazione di prestazioni sanitarie in favore di soggetti che si trovino in condizione di non autosufficienza temporanea o protetta.
Il tutto per favorire la permanenza degli assistiti nel contesto familiare di appartenenza e ridurre il ricorso al ricovero ospedaliero.
“Per questo – dichiara il direttore generale dell’Ausl BR/1 Guido Scoditti - è importante il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale e dei Pediatri nei percorsi di assistenza domiciliare; così come è importante coinvolgere i Comuni attraverso l’attuazione dei Piani di Zona.
L’AUSL BR/1 mira a realizzare un modello assistenziale capace di rispondere agli standard tendenziali della domanda epidemiologica, differenziati per livello di gravità nella perdita di autosufficienza attraverso un’elevata integrazione sociale e sanitaria dell’intero.

Per questo che l’Ausl Br/1 ha indetto una gara d’appalto, che scade il prossimo 16 marzo, dalla quale scaturirà l’azienda più idonea a realizzare questi servizi al minor costo possibile.
L’importo a base d’asta è per il prossimo triennio è di due milioni di euro l’anno. In questo modo sarà possibile avviare il nuovo modello di assistenza domiciliare così come annunciato di recente dal direttore generale Guido Scoditti nella conferenza dei servizi.
Tale modello avrà, proprio in considerazione di quanto illustrato in quella circostanza, le seguenti caratteristiche: una regia centrale del processo assistenziale che garantisca omogeneità della valutazione e dei trattamenti sull’intero territorio; un’articolazione distrettuale della fase organizzativa; l’erogazione di trattamenti sanitari multidisciplinari (medico-specialistico, infermieristico, riabilitativo, socio-sanitario), da organizzarsi sotto forma di “pacchetti assistenziali predefiniti” distinti per livelli d’intensità assistenziale (alta-media-bassa), con esaltazione del ruolo di “governance” clinica da parte del distretto; la gestione dei servizi di prelievo ematico a domicilio; la gestione del trasporto di pazienti allettati presso strutture sanitarie con mezzi di soccorso dedicati per l’esecuzione di prestazioni; la telemedicina per elettrocardiografia e funzionalità respiratoria.
Si tenga in conto, infine, che l’attuazione di questo nuovo ed efficace modello organizzativo, unitamente al rafforzamento del settore delle cure primarie e al consolidamento sul territorio dei percorsi assistenziali, consentirà una reale alternativa al ricovero ospedaliero.

COMUNICATO STAMPA AUSL BR/1