Bari, 11/01/2007
Losappio chiede la riduzione della produzione alimentata dal carbone
“La proposta – dichiara l’assessore all’Ecologia Michele Losappio - di una corposa riduzione del 20% delle emissioni in atmosfera di CO2 in discussione all’Unione Europea e la quasi simultanea rilevazione dei dati sui vari stabilimenti che, Puglia compresa, contribuiscono a tali nocive emissioni confermano la validità dell’approccio alla base del Piano Energetico Ambientale della Puglia”.
Spiega Losappio che “Il piano e le politiche energetiche che ne discendono si basano su alcuni punti di riferimento quali:
1. la scelta di contribuire alla riduzione del deficit energetico nazionale in una logica di solidarietà con il Paese;
2. quella, altrettanto significativa, di contribuire al rispetto degli accordi di Kyoto ed alla riduzione della enorme crescita delle emissioni di anidride carbonica ispirata dalle politiche del Governo Berlusconi;
3. il bilancio energetico regionale con il suo saldo fortemente sbilanciato verso un esubero di produzione e con effetti correlati alla salute dei pugliesi;
4. la possibilità e necessità di apportare modifiche alla rete delle centrali in funzione operando attraverso la sostituzione o la riduzione della produzione di alcune di quelle alimentate a nafta o carbone con nuovi impianti più moderni e sicuri anche sul versante ambientale entro i prossimi 10 anni;
5. l’indisponibilità, senza il rispetto di tale condizione, ad accogliere altre proposte aggiuntive di impianti energetici tradizionali;
6. la scelta di puntare sulle energie rinnovabili che vengono accolte senza porre alcun tetto e nel rispetto delle innovative norme regolamentari di cui la Regione si è dotata;
7. il risparmio energetico negli usi civili, industriali e nel trasporto.
Tutto ciò è già in atto come è dimostrato dal varo del nuovo regolamento sull’eolico, dalla dichiarata disponibilità ad accogliere in Puglia un rigassificatore secondo le procedure di VIA, dal diniego all’atto di intesa per una nuova centrale a turbogas a Foggia, dal consenso ad una centrale di cogenerazione nell’Ilva di Taranto, consenso correlato alla chiusura entro il 2012 di uguale impianto maggiormente inquinante in quanto in parte alimentato con fonte fossile, dal sostegno alle vertenze delle municipalità di Modugno e Sansevero contro due grandi impianti a turbogas voluti dal Governo Fitto e dal centrodestra”.
Per Losappio infine “Ecco perché la Regione si trova naturalmente in piena sintonia con quella nuova consapevolezza che sta permeando la coscienza dell’opinione pubblica e sta indirizzando in quel senso le decisioni delle più alte Autorità nazionali e sopranazionali.
Anche per questo ci aspettiamo dal mondo delle imprese un sussulto di consapevolezza.
Non servono giustificazioni sulla carenza dei dati e sulla loro cattiva interpretazione, non è sufficiente ricordare i piani industriali con gli investimenti finalizzati anche alla riduzione dei danni. Ci aspettiamo invece, a Taranto e soprattutto nel polo di Cerano (Brindisi) che con i suoi due impianti porta la Puglia nella hit parade delle emissioni, segnali di apertura e disponibilità alle indicazioni avanzate dal Presidente Vendola a da tutto lo schieramento di centrosinistra di una evidente riduzione della produzione alimentata dal carbone”.
UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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