Ceglie M.ca, 26/01/2007
Ceglieteatromediterraneo: sabato c'è "VIA epopea di una migrazione"
Proseguono con grande successo di pubblico gli appuntamenti con il cartellone di Ceglieteatromediterraneo promosso dal Comune di Ceglie Messapica, Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con le associazioni Caelium, Teatro della Calce di Ceglie Messapica e i Cantieri Teatrali Koreja - Stabile d’Innovazione del Salento.
Assolutamente da non perdere il secondo appuntamento con il cartellone di prosa del Teatro Comunale di Ceglie Messapica. E’ per sabato 27 gennaio ore 21.00 l’appuntamento con VIA epopea di una migrazione straordinario spettacolo che da tre anni entusiasma le platee nazionali e internazionali. VIA parte dai nomi delle strade di un qualsiasi paese salentino e si perde nei tanti percorsi che il raccontare stesso crea, fino a divenire la narrazione di una migrazione esemplare: l’Italia del dopoguerra, gli accordi tra la nascente Repubblica Italiana e il Belgio, le miniere di carbone e soprattutto Marcinelle. In scena due sedie, un lampadario e due attori. Storia di un mondo semplice: in superficie le vie, che si perdono nei vicoli e nelle corti, sotto terra le gallerie, che si rimpiccioliscono in cunicoli alti anche solo trenta centimetri. E poi i vagoni di un treno che portano uomini lontano dalla propria terra e, altrove, portano fuori dalla terra quel carbone che, nei racconti dei minatori un Dio furioso ha creato rivoltando il mondo sottosopra.
VIA è una partenza. A volte è un inizio, altre una fine. Oppure Via è una strada, un percorso, un cammino. E i racconti spesso sussurrati con parole di altri tempi, diventano un sottile ponte con un passato vicino ma sconosciuto. A volte, invece, se il principio e il termine di una storia sono fin troppo noti, si rischia di dimenticare quale tragitto è stato percorso.
Prima tuttu è fermu.
Poi zzicca a caminare tuttu te paru.
Quannu viti u terremotu, quannu c’è tantu te fare ddha sutta, tocca te stai attentissimu,
Sia ca stai in guerra ete,
Percé è cusì alla miniera, nunn’è na cosa facile, è na cosa difficilissima
Tocca apri l’occhi, ci ho bei alla miniera,
Si no, nu ci veni.
Attraverso la voce di Fabrizio Saccomanno, la parola acquista la sua piena autonomia, e diventa guida in questo universo così differente e nuovo da sembrare irreale, eppure così vicino. La parola, che ora scorre lenta come una nenia, ora sembra quasi voler essere inseguita come un treno in corsa. La parola che diventa rumore, respiro, musica. La parola che tace, quando il dolore è troppo da poter essere narrato.
E il racconto lascia pian piano spazio alla vita. Quella vissuta, quella che corre veloce sulle ruote di una bicicletta in una gara di bambini. Quella che trasporta l’oggi nella storia e gli uomini tra gli eroi. Quella che ci costringe a partire e ad arrivare. Quella che promette, di volta in volta, di scegliere la nostra VIA.
INTERPRETI: Cristina Mileti e Fabrizio Saccomanno
Drammaturgia e regia di Fabrizio Saccomanno
Ingresso: intero:10 euro, ridotto (under 25 e over 65) 5 euro
Il botteghino del teatro è aperto tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 10.00 alle 12.30 e i giovedì e i sabato pomeriggio dalle 17 alle 20, il giorno prima di ogni spettacolo e il giorno dello spettacolo con i seguenti orari: 10-12,30 e 17 sino ad inizio spettacolo.
Dal mese di febbraio il botteghino resterà aperto i giovedì e i sabato pomeriggio dalle 17 alle 20.
Abbonamento 2 + 2 + 2 a posto unico, che darà la possibilità di scegliere 2 spettacoli della tradizione, due spettacoli della scena contemporanea e i 2 spettacoli di musica oggi al costo di 40 euro.
Per informazioni:
teatro (nei giorni di apertura del botteghino): tel. 0831.377863 - ceglieteatromediter@libero.it
tel.0831.387301 e.mail: mp.salonna@ceglie.org
COMUNICATO STAMPA
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