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Francavilla F.na, 24/02/2007
Il grande bluff: nuovo arresto per Cosimo Morrone
Scarcerato dal tribunale del riesame di Lecce il 17 febbraio, per Cosimo Morrone un nuovo capitolo della saga ideata ed organizzata dal principale indagato Giuseppe Galiano.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia innanzi al g.i.p. Alcide Maritati, il commerciante ambulante francavillese sostenne che la gran parte delle conversazioni intercettate e trascritte dai Carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Francavilla Fontana non fossero riconducibili alla sua voce, ma ad una terza persona, che comunque non aveva saputo indicare. L’uomo, inoltre, aveva disconosciuto ogni tipo di familiarità e confidenza nel rapporto di conoscenza che aveva avuto in passato proprio con Giuseppe Galiano, tanto da disconoscere, infatti, tutte le affermazioni riportate dai carabinieri nei verbali, che evidenziavano anzi un rapporto più che amichevole, tanto da sottolineare loro stessi, nel corso di una telefonata, la necessità di incontrarsi per curare a pieno “i loro interessi".
Il nuovo provvedimento firmato dal Giudice Maritati, invece, sottolinea ancora le motivazioni che avevano reso certa l’identificazione degli interlocutori delle telefonate intercettate, se non altro perché all’inizio di ogni conversazione era proprio l’utilizzatore che si presentava con il diminutivo del proprio nome di battesimo, come, tra l’altro, lo stesso è conosciuto in paese e perché, in una occasione specifica, lo stesso “Mimmo” Morrone, anche in ragione del tenore della conversazione, si relazionava con un suo parente in maniera chiara ed univoca parlando della propria attività lavorativa.
Con le nuove motivazioni, che hanno sconfessato la tesi difensiva avanzata dall’indagato, è stato ripristinato quindi lo stato di detenzione di Cosimo Morrone, sebbene agli arresti domiciliari, al fine di tutelare il pericolo di reiterazione delle condotte già contestategli con la prima ordinanza di custodia emessa su richiesta del p.m. dr Francesco Mattiace .
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