Brindisi, 07/03/2007

FNP-CISL: “perchè non aprire la RSA di Brindisi?”

Abbiamo appreso con grande soddisfazione l’apertura della Residenza Sanitaria Assistita nel Comune di Ostuni, un servizio di gran rilevanza per il territorio. Si tratta di struttura che protegge persone in condizione di fragilità e non autosufficienti, affette da patologie croniche generative.

A tal proposito ricordiamo che Brindisi, capoluogo di Provincia con 90 mila abitanti, non ha ancora aperto una struttura R.S.A., pur contando su un rilevante flusso giornaliero di pazienti con una degenza lunga o riabilitativa grazie all’Ospedale A. Perrino.
Prontamente spicca la notizia giornalistica “quanto prima anche Brindisi avrà la sua RSA”, notizia illusoria che ritorna costantemente. Sono passati anni e tutto è fermo.
I pensionati, gli iscritti e i cittadini tutti devono essere a conoscenza del fatto che la struttura esiste ed è completa con tutte le attrezzature, compresi i mobili.

I rinvii non hanno mai portato a buoni risultati: col passare del tempo le strutture e le attrezzature si deteriorano, compromettendo sempre di più lo stabile. Il prolungamento dei tempi previsti per l’apertura della RSA fa accrescere sempre di più l’aggravio economico, sia sui servizi che sulla ristrutturazione dello stabile.
Non possiamo dimenticare che in tema di Sanità a rimetterci è sempre il cittadino, prova ne è l’introduzione del pagamento di 10 euro di ticket sulle visite specialistiche di pronto soccorso.
Allora mi domando: “Perché le ASL e le Istituzioni non intervengono per garantire l’immediata apertura della struttura?” si attende forse ancora di affidare i servizi o di indire la gara?

COMUNICATO STAMPA FNP-CISL BRINDISI