Brindisi, 07/03/2007
Brigante ad Errico: "la comunità brindisina non ha bisogno di dubbi e sospetti"
Le dichiarazioni del presidente dell’Amministrazione Provinciale Michele Errico relative alla nomina del presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi necessitano di alcune opportune valutazioni. Pur non avendo espressamente citato il dott. Giurgola, è sin troppo chiaro che le sue preoccupazioni riguardano proprio il candidato prescelto dai Ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture e già condiviso dalla Regione Puglia oltre che dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
“Errico ha lanciato in maniera stranamente tardiva un grido di allarme – afferma il presidente dell’Ente camerale Giovanni Brigante – proprio alla vigilia della nomina di Giurgola alla guida del porto di Brindisi e per farlo ha usato parole molto pesanti che offendono tutti coloro che si sono spesi a sostegno di un candidato così autorevole e con un curriculum di grande prestigio. La scelta di Giurgola è stata sottoposta all’attenzione del Ministro proprio dalla Camera di Commercio che l’ha inserita in una terna di nominativi, tutti di notevole esperienza e di indubbie qualità morali. Prima di far questo, ho contattato personalmente associazioni di categoria, sindacati e tutti coloro che, a vario titolo, contribuiscono alla crescita economica del nostro territorio. Sulla base dei pareri raccolti, la Giunta camerale ha segnalato i tre nominativi al titolare del Dicastero dei Trasporti. Ho anche tentato invano una concertazione con il Comune e la Provincia di Brindisi per giungere ad una scelta condivisa. Strada, questa, immediatamente preclusa proprio dal notaio Errico il quale si è affannato a segnalare immediatamente il suo candidato. Oggi, pertanto, quando il presidente della Provincia si dice preoccupato, con un linguaggio allusivo, per una nomina che potrebbe non risultare totalmente estranea a ‘interessi e logiche che hanno retto negli ultimi anni un sistema di potere contrario all’interesse pubblico ed alla legalità’ offende il sottoscritto, gli organi camerali e tutti coloro che hanno considerato Giurgola una soluzione adeguata per risollevare il porto di Brindisi dallo stato di profondo degrado in cui è piombato con le ultime deficitarie gestioni, a cominciare dai Ministri Bianchi e Di Pietro per finire alla Regione Puglia. Personalmente non accetto lezioni di moralità dal notaio Errico, mentre come presidente della Camera il prossimo 21 marzo chiederò al Consiglio camerale di pronunciarsi sulle affermazioni lette attraverso la stampa che rischiano di gettare fango e discredito in maniera indistinta su tutto ciò che muove l’economia brindisina. In ogni caso, dichiaro sin da ora la mia totale disponibilità ad un confronto con il presidente della Provincia per discutere di questa vicenda, del sistema politico-affaristico della città a cui fa riferimento nelle sue dichiarazioni, di cosa significa saper rispettare anche la sola incompatibilità etica e di quant’altro può contribuire ad eliminare dubbi e sospetti di cui la comunità brindisina non avverte alcun bisogno, soprattutto se proiettano ombre inquietanti su un ente da cui dipende la ripresa di un settore economico così importante come quello collegato al porto. La nostra volontà era e resta quella di costruire le condizioni ideali perché le imprese tornino ad investire in questo territorio, in maniera legittima e trasparente. Ed è in questa direzione che continueremo ad operare”.
COMUNICATO STAMPA CAMERA DI COMMERCIO BRINDISI |