Brindisi, 08/03/2007

Teatro: sabato parte la Rassegna 3pezzi facili

Parte sabato 10 a Brindisi, nel foyer del Teatro Verdi la rassegna sul teatro di narrazione, unica in Puglia, "Tre pezzi facili", voluta dal Comune di Brindisi e organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.
Una rassegna ideata intorno ai grandi temi propri del teatro civile e politico, che miscela i canoni della ricerca storica a quelli dell’inchiesta squisitamente giornalistica, dell’indagine antropologica, fino all’arte del narrare, al potere dell’affabulazione, della narrazione, appunto, del teatro elaborato dagli attori.

Gli spettacoli previsti nella splendida cornice del foyer del Verdi, a pochi passi dalla balconata a vetri sugli scavi di San Pietro, sono tre: il 10 marzo, sabato, si comincerà con Dissonorata, un delitto d’onore in Calabria.
Saverio La Ruina, drammaturgo, regista e interprete di questo lavoro, partendo dalla “piccola” ma emblematica storia di una donna calabrese offrirà lo spunto per una riflessione sulla condizione femminile. Dal racconto emergerà una Calabria dai contorni grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un’amara ironia. Le musiche dal vivo sono di Gianfranco De Franco, collaborazione alla regia di Monica De Simone, con il coro dei Mandara Project.

Doppia esibizione, invece, per il brindisino Maurizio Ciccolella e il Gruppo Mòtumus, il 17 e 18 marzo (il 18 con una doppia recita alle 17.30 e alle 20.30): scritto da Ciccolella con Salvatore Vetrugno, Rosangela Bovenga, Annamaria Carriero e Maria Conversano, le musiche dal vivo sono di Gino Mangiocavallo, e la regia di Ciccolella e Sara Bevilacqua.
Insert Coin è, anche in questo caso, un intenso lavoro sul corpo e sulla parola. Lo spettacolo parte dal generico tema del lavoro per affondare le radici all'interno dei comportamenti e delle psicologie di varie tipologie di "lavoratori" portati sulla scena: l'imprenditore, l'ingegnere, l'immigrata, la vedova e il contadino.
Identità mutevoli che, nel corso dei cinque monologhi, si rivelano in tutte le loro fragilità e insoddisfazioni e nel contempo rinascono e si rinnovano attraverso un processo fisiologico di riscatto e recupero delle proprie aspirazioni. Dietro il pretesto di voler parlare di storie che s'intrecciano col mondo del lavoro, si mettono in scene, quindi, gli uomini e le donne in tutta la loro sfaccettata realtà tragica, comica, poetica, grottesca.

L’ultimo spettacolo, di questa trilogia sulla narrazione, andrà in scena il 31 marzo con la produzione della salentina Scenastudio di Antonio De Carlo: Mimmo Mancini e Pietro Albino di Pasquale interpretano un commosso studio sulla disuguaglianza sociale. S’interrogano ne “Lo zì” ,fresco di debutto, sul senso di diversità, sugli handicap e sulle ideologie legate storicamente al disagio.
Chi sono i diversi? Ci si chiede nello spettacolo. Sono persone che percepiscono la vita diversamente dagli altri e che spesso vedono erigersi muri sempre più alti. Oggi, nella società dell’immagine e del bello, il diverso appare deforme, cattivo, apolitico. Lo Zì inverte la tendenza vincendo la scommessa della comicità: un’ironia intelligente che, attraverso il sorriso, palesa problemi spinosi raccontando e raccontandosi, mescolando italiano e dialetto in una preziosa partitura musicale.

La trilogia 3pezzi facili a Brindisi è prevista sempre di sera, alle 20.30. Tutti gli spettacoli saranno introdotti dal Prof. Ettore Catalano, Ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Bari e Taranto.

I biglietti per le singole recite (5 euro) saranno messi in vendita il giorno della rappresentazione a partire dalle ore 17.00 presso il botteghino del Teatro Verdi (tel 0831.562554 – 335.59.55.522), dalle ore 17,00 alle ore 20,00