Roma, 08/03/2007
Rigassificatore, Sottosegr. Marchetti: "annullare le autorizzazioni"
La riapertura della Conferenza è stata possibile grazie al fatto che è stata formalmente proprio la Marchetti a chiederla. “I presupposti per un decreto di annullamento dell’autorizzazione, a nostro avviso ci sono tutti, in primo luogo per la non corretta applicazione della direttiva 96/82/CE (Seveso), sotto il profilo della consultazione della popolazione, in quanto tale adempimento doveva essere espletato prima della conclusione dell’iter autorizzativi. I nostri dirigenti scriveranno al Consiglio superiore dei lavori pubblici sostenendo questa posizione”, spiega la Marchetti.
La sottosegretaria aggiunge: “L’esclusione della procedura di Valutazione di impatto ambientale e la mancata consultazione della popolazione locale, esclusa da ogni forma di partecipazione anche attraverso il coinvolgimento dei consigli comunali e provinciali, rimasti all’oscuro di tutto, sono il segno di come per questa, come per tutte le opere che hanno un grosso impatto sull’ambiente, bisogna ripristinare iter procedurali di massima chiarezza e fondati sulla concertazione e condivisione delle comunità locali. La vicenda di Brindisi serva da monito – conclude la sottosegretaria - Le scorciatoie procedurali della Legge Obiettivo sono inutili e dannose”.
Annullare le autorizzazioni date dal governo Berlusconi e dal governatore Fitto nel 2003 alla British Gas per la realizzazione di un rigassificatore a Brindisi e superare in fretta la Legge Obiettivo: è quanto ribadisce la sottosegretaria all’Ambiente, Laura Marchetti, a margine della conferenza dei servizi tenuta a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo Economico e che è stata aggiornata per il 20 marzo.
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