Brindisi, 14/03/2007

Porto e infrastrutture: Errico risponde a Friolo

Ancora una volta con amarezza registro il ripiegamento del già Vice Presidente della Provincia, Consigliere Maurizio Friolo, su strumentalità o disinformazione in relazione a temi che per la loro importanza dovrebbero essere trattati con maggiore serietà e coerenza.

In merito a quest’ultimo aspetto, quello della coerenza, ricordo a lui, qualora lo avesse dimenticato, che da Vice Presidente della Provincia, in occasione della presentazione da parte dell’Autorità portuale della proposta di variante al piano regolatore portuale che prevedeva la realizzazione di un molo dedicato allo sbarco del carbone ed all’imbarco dei residui rivenienti dalla centrale termoelettrica di Cerano, in sede di valutazione di impatto ambientale, la Provincia di Brindisi e la Regione Puglia espressero parere negativo sulla VIA anziché pretendere i necessari adeguamenti progettuali per la realizzazione dell’opera in forma compatibile all’ambiente interessato e che avrebbe inoltre generato un investimento pari a 32 miliardi di vecchie lire.

Tralascio poi di chiedergli cosa pensasse da Vice Presidente quando nel 2002 con Enel e nel 2003 con Enipower sancì un consumo complessivo delle due centrali di circa 8 milioni di tonnellate stracciando la convenzione del 1996 che prevedeva la parziale conversione a gas di Cerano, la chiusura di Brindisi Nord ed una drastica riduzione delle emissione di inquinanti ed un consumo massimo di 2,5 milioni di tonnellate di carbone. Ricordo a lui che è stata questa Amministrazione provinciale, fin dalla campagna elettorale del 2004, a fare del tema della riduzione del carbone uno dei punti più qualificanti della sua agenda politica ed incidendo altresì sui contenuti del PEAR riferiti all’area di Brindisi.

A noi fa piacere che il Consigliere Friolo solo oggi, dai banchi dell’opposizione, sia divenuto così attento a tali temi.
Meglio tardi che mai. Rispetto invece al tema della serietà chiedo a lui di leggere le tipologie di investimenti pari a 62 milioni previste per il porto di Brindisi. Se è così convinto di ciò che dice convochi una conferenza stampa per illustrare, come suol dirsi carte alla mano, come i 62 milioni faranno di Brindisi il porto del carbone. Se vuole sono pronto ad un contraddittorio non solo in Consiglio, ma anche dinanzi l’opinione pubblica. Spieghi lui, come già detto dall’On. Tomaselli, quale sia la corrispondenza tra “consolidamento e messa in sicurezza delle Dighe di Punta Riso e Bocca di Puglia” e traffico del carbone. A noi tocca infine ricordare che opere avviate ed in corso di progettazione sono in funzione del rilancio polifunzionale del porto di Brindisi.

Il Presidente
Michele Errico