Brindisi, 17/03/2007
Riqualificazione del Lungomare: interviene Italia Nostra
Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra - Sezione di Brindisi - ha inviato una lettera aperta al Sindaco di Brindisi ed al Presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi e per conoscenza al Direttore Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Puglia, al Soprintendente ad interim per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico, artistico ed
etnoantropologico per le Province di LE – BR - TA, al Presidente della Provincia di Brindisi, all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti,
Conservatori, all’Ordine degli Ingegneri ed agli Organi di informazione avente ad oggetto la riqualificazione lungomare di Brindisi (Piazza V. Emanuele-Via Regina
Margherita-Via Thaon de Revel).
Di seguito il testo integrale della missiva:
Abbiamo più volte sottoposto alla Vostra attenzione la necessità di un intervento di
riqualificazione del lungomare cittadino attraverso l’indizione di uno specifico concorso
internazionale di progettazione.
Ciò, nell’ottica di un intervento globale e articolato da attuarsi attraverso la messa a punto di
ipotesi progettuali, frutto di approfonditi studi storico-paesaggistici e auspicabilmente portatrici di
soluzioni funzionali ed estetiche di elevato livello, tese al recupero definitivo e complessivo
dell’area.
Tale nostra proposta, avanzata sin dal 29 agosto 2001 unitamente agli Ordini degli Architetti e
degli Ingegneri è rimasta inascoltata nonostante iniziali disponibilità e impegni pubblicamente
assunti in sede di conferenze di servizi appositamente convocate.
Da quella data abbiamo più volte sollecitato e richiamato tali impegni, ma nulla si è mosso
nonostante l’urgenza che lo stato in cui versa l’area richiede. E’ infatti assolutamente prioritario, a
nostro avviso, adottare misure urgenti ma non di meno adeguate, considerata l’importanza storica e
paesaggistica del sito, vittima di un grave degrado strutturale e di interventi disomogenei.
Come già detto i singoli interventi, da questa associazione sempre puntualmente contestati,
costituiscono stati di fatto che possono incidere negativamente sul risultato finale.
L’elenco, per
limitarci ai casi più rilevanti, è lungo:
- numerosi apparecchi di climatizzazione posti brutalmente sui prospetti;
- un’assoluta e inconciliabile diversità di arredo delle aree pubbliche, invase soprattutto nel
periodo estivo, frutto della illimitata libertà d’inventiva degli operatori commerciali;
- terrazze occupate da “volumi tecnici” e da antiestetiche pensiline per essere trasformati in
attici;
- roulotte, chioschi e gazebo di ogni foggia adibiti a rosticcerie e paninoteche (a tal riguardo,
si chiede all’Ente portuale di esaminare lo stato delle concessioni ed eventualmente
considerare l’ipotesi di revoca delle stesse);
- il piano stradale compromesso e le banchine, in alcuni punti, pericolanti sono infine tristi e
tangibili esempi che giustificano e rafforzano la più volte denunciata urgenza.
Peraltro, apprendiamo dalla stampa che il piano triennale dei lavori pubblici, appena varato dal
Comune di Brindisi, prevede circa 5 milioni di Euro “per la riqualificazione e ristrutturazione del
lungomare”, presumibilmente sulla scorta di un progetto partorito dagli uffici comunali: vero
motivo, riteniamo, del non accoglimento delle nostre proposte.
Questa nostra, oltre a mettere in risalto e riproporre quanto sopra esposto, è volta, infine, a
chiedere chiarimenti circa un ulteriore atto che si intende consumare a danno della riqualificazione
del lungomare.
Con una motivazione tutta da chiarire: “riqualificazione dell’area demaniale ubicata in via
Thaon de Revel …” risulterebbe essere al Vostro esame un progetto di manutenzione straordinaria
degli immobili insistenti sull’area menzionata, realizzazione di nuova recinzione e sistemazione
dell’area demaniale concessa all’Impresa Fratelli Barretta. E’ del tutto evidente che tale proposta
progettuale sia in netto contrasto con il proposito di vera riqualificazione dell’area, che dovrebbe
peraltro prevedere - più logicamente - lo spostamento dell’attracco dei rimorchiatori in un'altra e più
idonea zona del porto, con la conseguente eliminazione del vecchio capannone e della più recente
recinzione.
Una soluzione quest’ultima, oltre che auspicabile, più consona all’idea di valorizzazione
del lungomare di Brindisi che va assolutamente recuperato e restituito nella sua interezza ai
cittadini.
La nostra associazione nel chiedere formalmente – ai sensi della legge 241/92 – di visionare i
progetti riguardanti gli interventi sopra menzionati, esprime il proprio netto dissenso riguardo a tale
modo di procedere, che – se ulteriormente perseguito - aggraverebbe lo stato del lungomare,
rimarcando ancora di più l’urgenza di procedere senza indugi alla sua riqualificazione.
COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA - SEZIONE DI BRINDISI |