Brindisi, 24/03/2007

Rigassificatore e carbone, Asciano (Verdi): "La stessa forza e la stessa determinazione"

La decisione del Ministro Pecoraro Scanio di sospendere l’autorizzazione per la costruzione del rigassificatore a Capo Bianco (Brindisi), di revocare il proprio nulla osta ed di riconoscere l'illegittimità del procedimento di autorizzazione per la mancanza di valutazione di impatto ambientale e della consultazione popolare, è un atto di fondamentale importanza.
Esso fa giustizia delle numerose irregolarità che ne hanno accompagnato l’iter autorizzativo, prime fra tutte la concessione che il governo Berlusconi diede nel 2003 senza la necessaria Valutazione di Impatto Ambientale, sino alle “mazzette” che hanno foraggiato politici e tecnici senza scrupoli.

Il 22 di marzo sarà ricordato dai Brindisini, dai Salentini, dai Pugliesi come un giorno fantastico e cruciale da cui partire per ridefinire una nuova politica energetica, non più basata sul consumo di fonti fossili altamente inquinanti ma sullo sfruttamento delle energie rinnovabili e pulite che possono aprire la strada ad uno sviluppo diverso ed eco-compatibile.
E’ stata prima di tutto la vittoria dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti e dei comitati che da anni si battono contro questo nuovo mostro.

Il Sindaco, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione Vendola, con la loro positiva caparbietà, hanno sino in fondo interpretato la volontà popolare dimostrando che, la sintonia fra cittadini e istituzioni che li rappresentano, può permettere di vincere battaglie che, sino al giorno prima, si ritenevano impossibili, e sconfiggere avversari che si pensava essere imbattibili.

“E ora passiamo al carbone”, ha giustamente affermato il Presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico.
E’ inaudito e mostruoso che un territorio cosi piccolo possa essere mortificato dalla movimentazione e dalla combustione di 8 milioni di tonnellate di carbone all’anno.
Le analisi dell’aria eseguite in questi giorni dall’Agenzia per la Protezione Ambientale della Puglia hanno dimostrato inequivocabilmente che l’inquinamento atmosferico, la concentrazione di anidride carbonica e degli altri pericolosi inquinanti hanno di gran lunga superato i limiti consentiti dalle normative vigenti sia a Brindisi che nei comuni a sud ed, addirittura, della provincia di Lecce
La stessa forza e la stessa determinazione, con il rilevante contributo della Magistratura a cui va la riconoscenza dei brindisini che ci ha permesso di vincere la battaglia contro il rigassificatore, deve servirci anche a riprendere le appropriate iniziative contro l’uso del carbone in nome di quelle centinaia di migliaia di Salentini che nettamente si espressero contro nel referendum consultivo.

Bianca ASCIANO
Consigliere Provinciale VERDI Brindisi

Rosario AGRIMI
Componente Esecutivo Regionale VERDI di Puglia