Brindisi, 25/03/2007

Italia Nostra, Eolico: "e' importante programmare e non svendere il territorio"

Riteniamo importante e responsabile l’approccio che la Provincia di Brindisi ha avuto con tale problema che, è del tutto evidente, non può affrontarsi che nell’ambito di una programmazione territoriale più vasta non certo limitatamente ai confini del singolo comune. Non è comprensibile né giustificabile come qualcuno possa disattendere un impegno preso di comune accordo per l’illusione di soddisfare gli interessi del proprio orticello, un effimero tornaconto che causerà danni incalcolabili all’intera economia del territorio.

L’energia derivante dalle fonti rinnovabili è senz’altro di grande interesse per il sistema economico ed energetico complessivo. Gli impianti eolici sono una voce importante delle fonti rinnovabili ma occorre porre una particolare attenzione poiché l’impatto che ha sul paesaggio può essere devastante arrecando danni non riparabili rendendo vani gli esigui vantaggi. Riteniamo che non si possa prescindere dal porsi come problema primario la salvaguardia e la tutela dei valori più specifici del paesaggio antico, rurale e naturale che significa tutelare oltre che il turismo, la nostra agricoltura i cui prodotti non risulterebbero più appetibili e ricollegabili alla bellezza e alla naturalità dei luoghi di origine. Cedere alla chimera di incrementare le entrate del proprio bilancio è riduttivo e miope ed è un errore che qualche Comune deve evitare di commettere approfittando della moratoria in atto.

Non fare esperienza da quei casi già accaduti in cui lo scempio perpetrato è di tale rilevanza da aver già modificato in modo radicale e inquietante il contesto ambientale è gravissimo. Rinnoviamo il nostro appello ai sindaci chiedendo di non svendere il loro territorio mortificandone le vere potenzialità. Solo in un quadro complessivo degli interventi che si intendono realizzare e nell’ambito di un’adeguata valutazione del calcolo costi/benefici (non trascurando quelli sociali), si potranno valutare quanti e quali interventi possono essere realizzati sul territorio e come ripartire gli eventuali vantaggi.
È bene tenere conto che nell’installazione di centrali eoliche, a fronte di ben individuati interessi particolari si determinano diffuse e diversificate penalizzazioni che non trovano quasi mai i corrispondenti indennizzi.

Non dimentichiamo che Brindisi e la sua provincia offrono già un incredibile contributo ai fabbisogni energetici subendo non trascurabili danni ambientali, economici e alla salute dei suoi cittadini, e non è accettabile che la miopia di questo o quel sindaco possa ulteriormente compromettere una situazione già critica.
Ribadiamo che le torri eoliche sono impianti industriali e, in quanto tali, deve essere consentito installarli solo nei siti deputati a siffatti insediamenti e a seguito di rigorose valutazioni paesaggistiche e non solo anemologiche ed economiche. Dovrebbe costituire un punto fermo il concetto che l’energia prodotta da fonti rinnovabili e alternativa tale deve essere, nel senso che deve contribuire ad alleggerire il territorio dalla produzione di energia prodotta da combustibili sporchi e fortemente inquinanti come il carbone. In un territorio come il nostro l’energia “pulita” deve sostituire quella “sporca” altrimenti non si produce una politica a vantaggio del territorio ma a tutto beneficio di chi porta avanti specifici interessi speculativi. Come dire, oltre il danno la beffa.

Auspichiamo una responsabile intesa fra i sindaci della provincia, sarebbe delittuoso che i presumibili interessi dei singoli danneggino quelli collettivi.

COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA – CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA