San Pietro V.co, 03/04/2007
8Giugno: "chi decide la quantita' di carbone sostenibile dal territorio?"
Brindisi deve diventare e costituire ormai un problema europeo, se è vero che essa, assieme a Taranto, rappresenta la maglia nera delle emissioni clima alteranti e inquinanti dell’intero continente.
Il Comitato 8giugno chiede perciò che gli organi pubblici preposti dicano al territorio lo stato dell’ inquinamento ambientale, la situazione epidemiologica e delle neoplasie aggiornata, la compatibilità di otto milioni di tonnellate che si movimentano e bruciano nel territorio e dei relativi residui (polveri, ceneri e gessi) con la sostenibilità ambientale e sanitaria dell’area dichiarata a rischio.
Quanto carbone, quanto inquinamento ambientale e quale tasso di aggravamento sanitario questo territorio può sopportare, ce lo devono dire i poteri pubblici locali, nazionali…ed europei, non certamente le società private!
Dovrebbe essere il Grande Salento tutto intero a dover reagire alla insostenibilità dell’inquinamento ambientale denunciato, per ultimo, dall’Espresso.
Intanto però crediamo sia assolutamente necessario che le istituzioni pubbliche locali a sud di Brindisi e a nord di Lecce escano dal letargo, si muovano, costituiscano un coordinamento di supporto politico e sociale a quel tavolo negoziale energetico che si è avviato.
Il Comitato 8giugno non vuole demonizzare nessuno. Ma è venuto il momento di fare i conti in modo definitivo con la situazione ambientale e sanitaria dell’area a rischio di crisi incipiente, del quale l’enorme quantità di carbone costituisce la fonte, anche se non esclusiva, certamente la più inquinante. Questo è quindi anche il momento di procedere a quel monitoraggio globale di tutte le altre fonti di inquinamento che concorrono alla crisi ambientale e sanitaria dell’area.
Infine, il Comitato 8 giugno, favorevolissimo alla sostituzione delle fonti energetiche inquinanti con altrettante fonti pulite e rinnovabili, chiede quali siano le istituzioni pubbliche che regolano tale auspicata sostituibilità, senza le quali al danno dell’esistente, si aggiungerebbe anche la beffa dell’accumulo delle fonti inquinanti con quelle non inquinanti, con un carico energetico che lascerebbe senza parole!
Nelle prossime settimane il Comitato 8giugno si farà promotore di iniziative a tutela del territorio e che richiameranno alle proprie responsabilità i poteri pubblici, a cominciare dalle istituzioni locali.
COMUNICATO STAMPA COMITATO 8GIUGNO enel_entilocali1
|