Brindisi, 04/04/2007

Zona Franca Urbana: anche Ferrarese candida Brindisi

“Da anni stiamo vivendo un vero e proprio depauperamento economico ed occupazionale dovuto alle decisioni assunte dai Governi sulle presenze militari nel nostro territorio”.
Lo afferma il Presidente di Confindustria Brindisi Massimo Ferrarese in una nota inviata a parlamentari, consiglieri regionali, istituzioni locali, partiti politici ed organizzazioni Sindacali. “L’ultimo atto è il progressivo ridimensionamento delle funzioni assegnate all’Arsenale Militare di Brindisi, relegando lo stesso a puro reparto dell’Arsenale di Taranto, con consistenti conseguenze economiche e sociali. Solo l’iniziativa dei lavoratori e del sindacato ha consentito di porre all’attenzione della pubblica opinione il grave stato di disagio degli operatori diretti ed indiretti dello stesso Arsenale.
In precedenza – prosegue Ferrarese - la nostra provincia ha subito le dismissioni della Base Usaf di San Vito dei Normanni che ha visto la presenza di oltre seimila persone su una estensione di circa 130 ettari e che contribuiva alla ricchezza della nostra area.
In altre occasioni abbiamo avuto modo di lanciare il nostro grido di allarme, in quanto le importantissime strutture presenti nella Base sono ormai da anni inutilizzate e con il passare del tempo si troveranno in uno stato di degrado totale da doverle solo abbattere e procedere alle necessarie bonifiche.
Anche la decisione di trasferire il 38° stormo dell’Aeronautica Militare presso altri siti – evidenzia ancora Ferrarese - dall’Aeroporto Militare di Brindisi, ha contribuito ad impoverire il territorio, facendo venire meno la presenza di personale addetto e delle aziende a supporto delle attività relative.
Inoltre, la recente decisione del Ministero della Difesa di contenere le manutenzioni dei motori dell’Aviazione Militare ha determinato per il nostro Settore Aeronautico una significativa battuta di arresto, dalla quale con molta difficoltà e con il sacrificio dei lavoratori, delle proprie famiglie e con l’impegno societario si sta cercando di uscire.
Da tutto ciò emerge che l’assenza di alternative di utilizzazione sta lasciando queste strutture o in stato di abbandono o comunque sovradimensionate rispetto ai fabbisogni residui, senza alcuna progettualità per la loro nuova utilizzazione. Abbiamo perso negli ultimi anni diverse migliaia di posti di lavoro surrettiziamente e silenziosamente.
E’ doverosa una minima compensazione da parte del Governo nazionale al nostro territorio, così fortemente penalizzato nel corso degli ultimi anni.
Sono quindi ormai improcrastinabili – conclude il Presidente Ferrarese – la sottoscrizione dell’Accordo di Programma della Chimica, dell’Accordo per lo sviluppo del Settore Aeronautico ed il riconoscimento di Brindisi quale zona franca urbana e portuale. E’ l’unico modo per recuperare, almeno parzialmente, le migliaia di posti di lavoro già persi”.

COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI