Brindisi, 17/04/2007

Questione energetica: Errico ha il consenso di Sindaci del comprensorio Sud e della provincia di Lecce

Un fronte unico e compatto. Tutti d’accordo nel rigettare la proposta fatta da Enel Produzione di ridurre del 10% le immissioni di Co2 per la centrale “Federico II” di Cerano.
E’ questo il risultato raggiunto dall’incontro convocato dal presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico che ha coinvolto la Provincia di Lecce, l’Unione dei Comuni del Nord Salento e i sindaci dei Comuni di San Pietro Vernotico, Torchiarolo, San Pancrazio Salentino, Sandonaci, Mesagne, San Vito dei Normanni, Carovigno, Cellino San Marco, Squinzano, Campi Salentina, Surbo, Salice Salentino, Novoli, Trepuzzi e Guagnano.
Attraverso questa condivisione allargata viene ribadita la posizione di proporre la riduzione del 33% di CO2 prodotta dalla centrale.

“La condivisione c’è stata – ha dichiarato Errico – ed è stata ampia ed efficace su tutta la linea. Convocheremo, in un paio di settimane, un nuovo incontro con tutti i partecipanti alla riunione di oggi dove analizzeremo dal punto di vista pratico le proposte da fare. La richiesta della riduzione del 33% di CO2, con la conseguente riduzione del quantitativo di carbone da utilizzare e la trasformazione di un gruppo a gas, è formulata in considerazione di vincoli imposti dal Protocollo di Kyoto. Dall’incontro è scaturita anche la volontà collegiale di impedire a Enel Produzione di acquistare quote di CO2 dai Paesi in via di sviluppo o da altre città italiane per compensarle con quelle di Brindisi.
Qualora Enel Produzione non dovesse accettare volontariamente le nostre richieste siamo pronti, insieme alla Provincia di Lecce, ai Comuni leccessi e brindisini, ad agire presso i Ministeri interessati e la Commissione Giustizia Europea per fare in modo che le nostre istanze siano accolte”.

“La Provincia di Lecce –ha dichiarato il presidente Giovanni Pellegrino – condivide pienamente l’obiettivo del presidente della Provincia di Brindisi. Ridurre le emissioni nel rispetto del protocollo di Kyoto perché questo costringerebbe Enel a ritornare agli impegni definiti con l’accordo firmato nel 1996. Come Provincia abbiamo, inoltre, chiesto di non misurare le emissioni soltanto alla fonte ma vedere quale sia il complesso della loro reale incidenza sui territori”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI