Brindisi, 17/04/2007
UIL: Per la zona franca coinvolgere le organizzazioni sindacali
Nei capitoli di spesa approvati dal Parlamento la legge finanziaria 2007 contiene una serie di misure a favore dello sviluppo del Sud d'Italia che, se adeguatamente individuate ed utilizzate, costituiranno, nel prossimo futuro, una importante possibilità di usufruire non solo di risorse e finanziamenti finalizzati alla realizzazione di nuove infrastrutture nel Mezzogiorno, rafforzando le esistenti, ma anche attuare una nuova politica dei redditi a difesa dei salari e delle pensioni con una significativa riduzione delle imposte, delle tariffe verso i cittadini meno abbienti.
Nella provincia di Brindisi è presente da anni un disagio economico causato da una serie di fattori negativi di carattere politico e sociale che hanno prodotto danni e povertà con alti tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile, per cui sono necessari interventi qualificati per determinare nuova crescita ed occupazione.
Saranno determinanti i criteri per la individuazione delle priorità effettive che dovranno essere rispondenti alle caratteristiche territoriali ed adeguate alle finalità di sviluppo economico e sociale.
Con questo documento la Uil di Brindisi si rivolge al professor Boccia, responsabile del dipartimento Sviluppo territoriale della Presidenza del Consiglio ed al vice Ministro per lo Sviluppo Economico Sergio D'Antoni per richiamare la loro attenzione sulla opportunità, divenuta estremamente necessaria per il rafforzamento delle potenzialità infrastrutturali presenti nel territorio provinciale ed in quelle del comune capoluogo (vedi Porto, Aeroporto, Urbanizzazione dei quartieri residenziali degradati e privi dei servizi essenziali come la pubblica illuminazione, sistema viario adeguato, servizi di smaltimento, ecc.).
Le risorse messe a disposizione dalla Finanziaria 2007 daranno la possibilità, attraverso una azione concertata della Regione Puglia, dell'Amministrazione Provinciale, del Comune di Brindisi e delle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL di predisporre i progetti, di selezionare le aree nuove ed quelle già dotate di servizi infrastrutturali, di individuare le zone dove sviluppare una programmazione mirata alla individuazione delle Zone Franche e Zone Franche Urbane attraverso la quale, per la prima volta, si potrà valorizzare tutto il sistema logistico provinciale che avrà la possibilità di effettuare quel balzo di qualità che in tanti da anni esprimono, ma che fino ad oggi non è mai arrivato.
Così come l'esigenza di favorire l'edilizia civile da assegnare ai meno abbienti diventa una priorità sociale in considerazione che il fitto degli alloggi ha raggiunto cifre esorbitanti.
Il bilancio previsionale per l'anno 2008 della Provincia di Brindisi non presenta attenzione e risorse particolari per la tutela dei diritti dei tanti precari e degli LSU, per la loro stabilità lavorativa considerato che da aprile non hanno più posto di lavoro oppure sono occupati per tre ore al giorno (Santa Teresa).
Nel bilancio preventivo del Comune capoluogo per il prossimo anno non esiste traccia di una politica economica che tuteli i redditi bassi, mentre sono stati ridimensionati i servizi di assistenza per le persone anziane e disabili. Niente per rilanciare il commercio che vede il fallimento e la chiusura di interi settori commerciali.
In altre città e comuni italiani (Torino, Padova, Pavia) sono stati siglati importanti accordi con le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL sui bilanci di previsione che dispongono soglie di esenzione per i redditi bassi in tema di addizionale IRPEF, detrazioni ICI, detrazioni e riduzioni per la TARSU che vengono concesse attraverso le dichiarazioni ISEE. Nella provincia di Latina è stato siglato un Protocollo d'intesa tra la regione Lazio e le parti sociali che ha l'obiettivo di individuare le priorità programmatiche ed altri strumenti di pianificazione per lo sviluppo ed il rilancio della provincia.
Invece la stesura dei bilanci comunali e provinciali della Provincia e del Comune di Brindisi non ha visto contatti o coinvolgimento con le parti sociali in nessun modo.
La UIL di Brindisi interpreta questo atteggiamento in maniera critica nel senso che le Amministrazioni locali avrebbero dovuto coinvolgere le associazioni sindacali per discutere insieme quali potevano essere le possibili soglie die esenzione del reddito derivante da ssalari e pensioni.
Secondo noi i cittadini di Brindisi devono essere esentate dalle tasse fino ad un reddito di 14.000 euro.
COMUNICATO STAMPA UIL BRINDISI
|