Brindisi, 05/05/2007

Enel, Guadalupi per Brindisi: "gentili concessioni ciò che si sarebbe dovuto fare gia' da anni"

In tutta sincerità è difficile non condividere l’iniziativa del presidente della Provincia Michele Errico riguardo al suo invito al Provveditore e alle scuole affinché non cadano nella facile trappola della strumentalizzazione.

Le industrie elettriche presenti a Brindisi hanno tutto l’interesse ad accreditare un’immagine rispettosa dell’ambiente e per questo investire risorse economiche, del resto si investono miliardi in pubblicità. Questa politica aziendale rientra negli interessi delle industrie, ma non v’è dubbio che gli interessi della collettività non sono quelli di conoscere una situazione immaginifica ma una il più reale possibile.
Le visite guidate organizzate dalle industrie elettriche fanno parte evidentemente di una politica di marketing con il chiaro intento di far immaginare agli inermi scolari quanto quella industria sia rispettosa dell’ambiente e della salute della popolazione che l’ospita.
Riteniamo superfluo rammentare le forzature, i ricatti occupazionali, le continue inadempienze delle norme, la totale – che parrebbe quasi premeditata - inosservanza delle convenzioni firmate, gli scandali e quanto di rilevanza penale ha investito il territorio e la nostra società. Un comportamento inaccettabile, nel merito e nel metodo, che non sembra voler cessare se è vero come è vero che si vogliono far passare, sul tavolo delle trattative per la firma delle convenzioni, come gentili concessioni ciò che doverosamente si sarebbe dovuto fare già da anni.

Non condividiamo invece le dichiarazioni del dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, d.ssa Maria Elisa Basile, che si lascia andare a considerazioni del tutto inopportune etichettando l’iniziativa di Errico come frutto di una “rabbia politica” dimostrando così di ignorare la storia di questa città, le sue tribolazioni, le ingiustizie subite e le vicende di inquinamento ambientale e sociale che sono sotto gli occhi di tutti ed anche al vaglio di un inchiesta penale.
Già qualcuno, tempo fa, dimostrò di ignorare la storia, quella vera, battezzando la centrale Enel di Cerano col nome di Federico II, il grande imperatore amante della natura e della cultura, una scelta che è difficile non etichettarla come strumentale. Ci auguriamo, per il futuro, che la scuola dialoghi soprattutto con le istituzioni.

Il nostro gruppo politico ribadisce l’assoluta necessità di serrate trattative con il polo energetico per il raggiungimento di uno obiettivo irrinunciabile: il drastico ridimensionamento dell’uso - e quindi del traffico - di carbone, il continuo e imparziale monitoraggio ambientale del territorio, forti investimenti in questo territorio per la ricerca e la seria garanzia degli adeguati livelli occupazionali cosa sinora assolutamente sconosciuta.

COMUNICATO STAMPA Gruppo GUADALUPI PER BRINDISI