Brindisi, 06/02/2004

ENEL: La centrale Federico II rispetta l'ambiente

Tutte le attività svolte dalla Centrale Termoelettrica "Federico II" di Brindisi avvengono nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di tutela ambientale.
Il monitoraggio per il controllo della qualità dell’aria è attivo 24 ore su 24. Sia il controllo continuo delle emissioni, che avvengono a bocca di camino, sia i controlli delle ricadute al suolo (le immissioni) avvengono con strumenti regolarmente calibrati, controllati e periodicamente ispezionati anche dalle competenti Autorità di controllo PMP (ARPA).
Sette centraline automatiche - installate in un raggio di 10 km dalla Centrale, (precisamente in località Villanova, Contrada Flaminia, Tuturano, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Lindinuso e Surbo) – costituiscono il sistema di misura delle immissioni che rilevano “in continuo” i valori di concentrazione di ossidi di zolfo, ossidi di azoto e delle polveri presenti nell’aria e al suolo.
I dati raccolti da entrambe le reti vengono trasmessi, in tempo reale, alle Autorità competenti. Terminali che registrano tali dati in continuo sono installati presso: la Provincia, il PMP (ARPA), i Comuni di Brindisi, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo. Tali postazioni di controllo sono state interamente rinnovate a inizio 2003.
Inoltre, il nastro per il trasporto del carbone che collega Costa Morena alla Centrale Federico II non è perennemente fuori uso, come in maniera infondata e mai documentata spesso viene riferito da organi di stampa. Esso è regolarmente in funzione, salvo gli inevitabili periodi di fermo per manutenzioni.
Il nastro, nel 2003, ha avuto una disponibilità al servizio pari al 75%, con un miglioramento del 45% rispetto alla situazione del 2001. La quantità di carbone trasportato con nastro verso la Centrale è aumentata del 40% rispetto al 2001. Nel 2003 oltre il 70% del carbone arrivato in Centrale è stato trasportato con il nastro trasportatore, e in particolare nel secondo semestre la movimentazione è avvenuta quasi esclusivamente tramite nastro.
In ogni caso, il ricorso agli automezzi, è limitato a quelle situazioni in cui si rende necessario garantire la continuità dell'approvvigionamento del combustibile per l'esercizio della Centrale. Tale situazione sorge per indisponibilità del nastro trasportatore (per manutenzioni programmate o per guasti) e se ne dà regolare comunicazione all'Autorità Portuale.
Il nastro non è incustodito o abbandonato alla mercé di atti di vandalismo. Esso, infatti, è sorvegliato 24 ore su 24 sia dal personale di esercizio Enel, sia dalla ditta incaricata della sorveglianza armata, che verifica anche la corretta disposizione e copertura dei carichi sugli automezzi al fine di impedire dispersioni durante il tragitto.
Non corrisponde al vero, inoltre, che i pannelli di copertura "saltano"; vero è che alcuni - a nastro fermo - possono essere momentaneamente rimossi per operazioni di manutenzione e rimontati prima del riavvio del nastro.
Non esiste alcun tratto di nastro che trasporti carbone a cielo aperto.

COMUNICATO STAMPA ENEL S.P.A.

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv