Brindisi, 31/05/2007

Uilcem: "è il momento di cambiare"

Si è riunita in data odierna la Segreteria territoriale e l'Esecutivo provinciale della UILCEM.
I lavori sono stati aperti con la relazione del Segretario generale Michele Clemente il quale ha presentato una valutazione sulla situazione politico-sindacale del territorio che vede, ancora una volta, il protrarsi di una emergenza economica e sociale sempre più difficile da affrontare perchè coinvolge centinaia di lavoratori e la maggior parte delle industrie del settore.
Un riferimento esplicito rivolto alle innumerevoli vertenze aperte e mai risolte da anni che hanno prodotto un aumento di disoccupazione e messa in mobilità anche per la mancanza di progettualità politiche capaci di rilanciare il territorio.
Le istituzioni locali hanno dimostrato di non essere in grado di decidere su nulla sottraendosi, quindi, alle loro responsabilità, vivendo alla giornata ed aspettando che le decisioni fossero assunte dalla Regione Puglia, con ulteriori penalizzazioni e danni, oppure dal Ministero dello Sviluppo Economico per problematiche riguardanti le convenzioni, la gestione dei rifiuti, il rigassificatore, il dissalatore, gli investimenti sulla energia alternativa (pale eoliche, pannelli solari), sullo zuccherificio, le emissioni di CO2 in atmosfera, mentre il problema della sabbia del litorale brindisino, richiesta dai nostri cugini di Lecce, è diventato ciclico perchè si presenta ad ogni inizio di stagione balneare.
I nostri amministratori diventano invece decisionisti quando si tratta di mortificare economicamente i lavoratori dipendenti della Provincia mettendo in discussione le loro professionalità e carriere, mentre il Comune sopravvive politicamente solo per sostenere il progetto del Teatro Verdi e l'Università.

In questi giorni è tornata in auge la telenovela delle convenzioni che tanto ha appassionato le Istituzioni locali che, fingendo di litigare consentono all'ENEL di fare i propri comodi, continuando a produrre energia elettrica a suo piacimento ed utilizzando la solita quantità di combustibile: il carbone, con tutti i problemi che comporta, mentre gli eventuali benefici economici che i cittadini brindisini potrebbero ricavare, prendono altre strade lontano dalla nostra città.
La UILCEM auspica che oltre alla sceneggiata del carbone non se ne aggiunga un'altra intorno al CO2 da stoccare!
Una inopportuna eventualità, improponibile per Brindisi, non avendo questo territorio né miniere, né sottosuolo in grado di ospitare il CO2 ad 800 metri di profondità e neanche fondali marini idonei come necessario (almeno 1200 metri).

La UILCEM di Brindisi invece ritiene che il rigassificatore può rappresentare la soluzione appropriata per rispondere alla diminuzione delle emissioni massiche in atmosfera causate dal massiccio utilizzo del carbone della centrale ENEL di Cerano, così come chiede da tempo il presidente della Provincia.
Invece, ancora una volta, si rincorrono obiettivi con proposte e strumenti che nulla hanno a che vedere con la realtà, rallentando ed impedendo di fatto la soluzione dei problemi.
Si continua ad esprimere una politica di principi e non di merito, mai quella delle risoluzioni adeguate ed opportune che risolvano i problemi.
In questo esercizio i nostri amministratori hanno dimostrato di essere i primi della classe.
È il momento di cambiare!

COMUNICATO STAMPA UILCEM