Brindisi, 12/02/2004

Processo Forleo: richiesti 14 anni e 4 mesi per l'ex questore

Il pubblico ministero Leonardo Leone De Castris ha concluso oggi, dinanzi alla Corte d’assise del tribunale di Brindisi, la requisitoria contro Francesco Forleo, l’ex questore di Brindisi, Firenze e Milano, oggi prefetto a Roma.
Forleo è accusato, in concorso con l’ex capo della squadra mobile brindisina Pietro Antonacci, di aver ucciso il contrabbandiere Vito Ferrarese durante un’operazione di polizia la notte del 14 giugno 1995.
De Castris ha chiesto la condanna alle pena di 14 anni e quattro mesi di reclusione e un milione di euro di multa per omicidio volontario, nell’ipotesi attenuata del dolo eventuale.
Il pm ha ritenuto validi i risultati della perizia balistica compiuta nel corso del processo secondo la quale il proiettile che uccise Ferrarese è partito dalla mitraglietta M12 in uso di Pietro Antonacci (a giudizio per l’omicidio volontario di Ferrarese in un altro processo).
La richiesta di condanna si fonda sulla tesi secondo cui Forleo è reputato istigatore e concorrente dell’uccisione ed anche responsabile, in quanto capo di quella operazione di Polizia, di non aver impedito l’omicidio.
Dura la requisitoria di De Castris secondo il quale l'operazione di quella notte fu condotta con "inaudita ferocia" , "leggerezza eccezionale" ed in un contesto di "illiceità aggravata". Capo dell'operazione ed ispiratore dei comportamenti era, appunto, Forleo, un uomo che "aveva disprezzo per la vita".
De Castris, inoltre, pone l'accento sulla successiva opera di depistaggio delle indagini ed elenca alcune operazioni: la mitraglietta posta sullo scafo di Ferrarese, la falsificazione di atti e relazioni di servizio, le minacce a diversi poliziotti per costringerli al silenzio.
Forleo ha commentato la richiesta di pena avanzata giudicandola “estremamente violenta” ma “in linea con quella che e' stata dall'inizio questa vicenda, quando sono stato arrestato e sbattuto in carcere”. Forleo ha ribadito la sua innocenza sostenendo: “conosco bene l'uso delle armi e ho sparato in modo tale da non colpire: un incidente può sempre accadere ma ho sparato fuori dallo specchio del motoscafo e ho visto i miei colpi cadere in acqua”.

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv