Brindisi, 12/06/2007

Brindisi tra le province piu' povere: interviene la UIL

Ogni anno in questo periodo vengono pubblicati i dati relativi alle statistiche nazionali riguardanti le situazioni reddituali delle città italiane.
Rispetto a quelli dello scorso anno la Provincia di Brindisi è retrocessa, ancora una volta, di due posizioni (tra le ultime dieci d'Italia).
Questo dato ci deve far riflettere su quanto il nostro territorio sta soffrendo da molti anni di una crisi che, purtroppo, allo stato attuale non presenta segnali di miglioramento.
Una malattia che rischia di essere irreversibile se non intervengono importanti atti che possano determinarne la guarigione.
I medici che si sono alternati in questi anni intorno al suo capezzale hanno dimostrato la loro incapacità di farla uscire dallo stato comatoso in cui si trova.
In questi giorni ognuno di loro si affanna a cercare le cause, adducendo motivi banali e scaricando su altri colpe e responsabilità, come se essi stessi non fossero responsabili delle cure di cui ha bisogno questa città e la sua Provincia.
Stiamo parlando naturalmente dei “Medici/Amministratori” locali.
Il più lesto a dare la sua interpretazione di questo stato di cose è stato il Presidente della Provincia il quale si giustifica affermando che “il problema è atavico perchè gran parte dei redditi presi in considerazione sono rappresentati dagli Operai, dai Cassa Integrati e dai Lavoratori Socialmente Utili”, come se costoro sono concentrati solo nel nostro territorio. “Anche gli imprenditori sono poveri e persino le professioni arrancano!” aggiunge convinto il Presidente.
Ma questa è proprio una Provincia sfortunata!
La UIL di Brindisi chiede che almeno questa volta i nostri Medici/Amministratori abbiano il coraggio di dirci quali sono le vere ragioni per cui i redditi della maggior parte dei cittadini brindisini sono cosi bassi.
Esiste solo nella nostra Provincia questa categoria di lavoratori e di precari?
Quali sono stati i motivi che hanno prodotto la situazione reddituale in questi anni?
E, soprattutto, le cure che i nostri Medici /Amministratori avrebbero dovuto somministrare per guarirla sono state adeguate ai bisogni?
Noi riteniamo che:
La politica del NO! è stata la causa principale di questa malattia.
Partendo dal tanto decantato nuovo modello di sviluppo annunciato per rinnovare e rafforzare l'economia della Città che non ha prodotto ad oggi né economia e né sviluppo perché privo di contenuti realizzabili.
Lo stesso accordo sottoscritto tra il Sindaco ed il Presidente dell'Autorità portuale contiene fondi ed investimenti già presenti in altri vecchi progetti.
Anche le altre iniziative progettuali che sono state presentate sul nostro territorio (alcune di esse con i finanziamenti già approvati), sono state boicottate, non perché ritenute poco valide, ma per una politica ideologica finalizzata solo ed esclusivamente a mantenere il governo politico ed amministrativo delle Istituzioni.
L'elenco è lungo:
• Convenzioni non rispettate e non rivisitate, che avrebbero migliorato non solo l'ambiente ridefinendo l'utilizzo del combustibile e favorendo investimenti, ma incrementando anche i livelli occupazionali;
• Termovalorizzatore che avrebbe completato il ciclo dei rifiuti, facendo risparmiare alla comunità brindisina anche i soldi per mantenere in funzione la piattaforma di compostaggio senza poterne usufruire.
• Non esiste una politica della CASA per i giovani e per i meno abbienti nel nostro territorio;
• I problemi dell'industria si sono aggravati sempre più, perché non si è realizzato l'accordo di programma quadro generale;
• I traffici portuali sono ridotti ai minimi storici. Da quest'anno non ci sono traghetti giornalieri per la Grecia;
• L'Aeroporto è stato boicottato dal bando Regionale voluto dall'attuale assessore ai trasporti LOIZZO a favore di quello barese.
Questo è il quadro clinico che presenta la nostra realtà comunale e provinciale.
Il tempo passa ed anno dopo anno in questo periodo il Medico/Amministratore di turno inventa nuove, provvisorie terapie che consentano di prolungare per un altro anno la vita di una comunità diventata drammaticamente insensibile a queste cure.
Dottor Scoditti, nella Sua qualità di massimo responsabile della ASL BR1, provveda Lei a suggerire quella giusta. È la nostra ultima, ultima speranza prima del ricovero generale!

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE UIL