Egnatia, 13/06/2007
Progetto Ecumenes: gli appuntamenti di giovedi
Grande interesse e partecipazione di pubblico accompagnano gli appuntamenti e le novità del cantiere artistico di Egnatia nell’ambito di ECUMENES, progetto approvato dal programma europeo Interreg IIIA Grecia-Italia, promosso da Regione Puglia e Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce con il coordinamento artistico dei Cantieri Koreja di Lecce.
Spettacoli di teatro, musica, danza e cinema, installazioni e work in progress proposti da artisti italiani e greci si alternano nello splendido panorama degli scavi archeologici che fanno da cornice naturale al tema della eredità della cultura classica greca nella contemporaneità.
Il secondo week-end ad Egnatia si apre nello spazio del Museo Giovedì 14 alle ore 20.00 (ingresso libero) con ECUMENESCORTO proiezione dei cortometraggi selezionati nell’ambito della prima edizione del PREMIO ECUMENES organizzato in collaborazione con il corso di regia dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Il premio, rivolto alla produzione di cortometraggi realizzati da studenti delle Accademie di Belle Arti, di età non superiore ai 35 anni, ha per tema “L’eredità della cultura classica greca nella contemporaneità”.
Grande attesa alle ore 21.00 giovedì 14 giugno (in replica venerdì 15 e sabato 16 giugno) nella Piazza del Mercato per il debutto di Apparizioni, una creazione originale realizzata appositamente per il sito di Egnatia da Alfonso Santagata e la compagnia Katzenmacher di Firenze.
"Apparizioni" è un viaggio in cui il tempo del mito rivive nella storia dell’uomo continuando a produrre visioni. E i percorsi iniziatici che gli dèi chiedevano ai neofiti per accedere ai loro culti si ripropongono oggi come inesauribili metafore di un destino di guerra: che assegna all’uomo avversari da affrontare e sconfiggere, prove da superare, confini da violare, in nome di una necessità superiore di cui chi lo governa detiene la conoscenza.
Luoghi sacrificali e iniziatici, are e templi del passato mitico ci parlano dell’eterna tensione dell’uomo ad avvicinarsi alla divinità e conquistare la conoscenza: per allontanare mali e pericoli, per cancellare colpe e propiziare successi, per interpretare il proprio destino e richiamare su di esso la benedizione divina. Benedetti, ciascuno, dal proprio dio, gli eroi tragici affrontano la propria sorte, ritessendo odi e amori, lutti e conquiste in un disegno superiore, necessario e imperscrutabile insieme.
“C’è una benevolenza degli dèi / che con violenza siedono sul venerando banco del timoniere”, afferma il coro degli anziani di Argo attendendo il ritorno di Agamennone conquistatore di Troia: Agamennone la cui impresa di guerra è stata benedetta da Zeus come giusta e che a sua volta sarà oggetto dell’ira della divinità, “giacché su chi causa la morte di molti/gli dei non mancano di volgere lo sguardo”. I luoghi di culto custodivano la possibilità di un’iniziazione alla conoscenza dell’imperscrutabile, e il loro impianto introduceva l’uomo in un percorso non esclusivamente spirituale, ma anche di pensiero e fantasia. Il dio Mithra era una delle divinità predilette dai guerrieri.
Il coro degli Argivi si rivolge al dio sotto la cui protezione agisce Agamennone dicendo “Zeus, chiunque egli sia, se è questo il nome con cui gli è caro essere invocato”.
Forse Mithra non è che uno dei nomi di Zeus, invocato perciò da Agamennone al momento di partire per la conquista di Troia.
Sarà perciò il luogo del culto Mithrale, l'arena dove i sentimenti sovrani (conflitti amori tradimenti vendette follia) tornano, insieme alle creature immortali che li accompagnano: Agamennone Clitemnestra Oreste Cassandra e l'indovino-profeta, mediatore tra cielo e terra.
Gli dei sono coinvolti nelle vicende umane alle quali prendono parte schierandosi e intervenendo anche con spietatezza, essendo la violenza lo strumento per eccellenza dell’ordine superiore che essi intendono propiziare. Divino e umano si sovrappongono e, di fronte all’arbitrio degli dei, gli eroi rivendicano la propria libertà, affrontando un destino di sconfitta e di morte che rappresenta il premio della loro grandezza.
Regia: Alfonso Santagata
Interpreti: Alfonso Santagata, Chiara Di Stefano, Johnny Lodi, Massimiliano Poli,
Rossana Gay.
e con: Simone Tangolo, Chiara Saurio, Sabrina Daniele, Antonella Calò, Francesca Montanaro, Marino Dimita.
Considerato che lo spettacolo APPARIZIONI è a posti limitati si rende necessaria la prenotazione al 0832-242000
Ingresso: 10 euro (+ 1 euro diritto di prevendita)
I biglietti in prevendita possono essere acquistati:
• presso i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce dal lunedì al mercoledì dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30 - il giovedì e il venerdì dalle 10.30 alle 13.30;
• presso il box office de La Feltrinelli di Bari in Via Melo, 119 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00 escluso lunedì mattina, domenica e i festivi;
• durante i giorni di spettacolo presso l’infopoint/biglietteria del sito di Egnatia prima dell’inizio della manifestazione.
ALFONSO SANTAGATA nasce a San Paolo di Civitate (Fg). Regista, autore e attore di teatro, frequenta la scuola del Piccolo di Milano e lavora per anni come attore con Dario Fo e Carlo Cecchi.
Per la regia di Carlo Cecchi ha recitato negli spettacoli L'uomo la bestia e la virtù di Pirandello, Il Borghese gentiluomo e Don Giovanni di Molière, Il calapranzi di Harold Pinter. Dopo aver maturato un'esperienza decennale, nel 1979 decide con Claudio Morganti e Tullio Ortolani di formare la compagnia Katzenmacher e misurarsi autonomamente con il teatro per realizzare spettacoli di cui essere contemporaneamente autore, regista ed interprete.
Nasce così la compagnia denominata Cooperativa Katzenmacher, di cui Santagata è il Direttore Artistico. L'impegno e la portata del lavoro svolto per la compagnia Katzenmacher, sono stati sottolineati nel corso degli anni da alcuni riconoscimenti ufficiali quali il premio della Critica e il premio UBU (1984); il Premio UBU per la ricerca Shakespeariana per gli spettacoli Terra Sventrata e Polveri (1995. Quali fantasmi è insignito del Premio Girulà-Teatro a Napoli 2004 per la migliore drammaturgia.
In 25 anni di attività, Santagata scrive e cura la regia di 31 testi originali Da segnalare la partecipazione alla XIX edizione del Festival di Teatro Internazionale di Sitges (Spagna) con Dopo (1987), alla II edizione del Festival di Teatro Italiano, al Teatro LA MAMA di New York con Saavedra (1989), al Festival Internazionale di Annecy (Francia) con Petito strenge (1998), nonché la costante presenza nei maggiori Teatri italiani e alle principali manifestazioni teatrali in Italia. Per la terza rete RAI di Milano, Santagata ha realizzato il video Un Giorno Qualsiasi al quale hanno partecipato alcuni detenuti della Casa Circondariale di Lodi. Nel 2000 produce e realizza il mediometraggio Terra sventrata, che nel 2001 partecipa al Sacher Film Festival. Come attore partecipa al film Palombella rossa diretto da Nanni Moretti (1989).
Per lo spettacolo Petito Strenge (1996), ideato e diretto da Alfonso Santagata, hanno ricevuto il Premio UBU 1997 Massimiliano Speziani e Giuseppe Battiston.
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