Mesagne, 05/07/2007
Perrucci (Patto per Mesagne): "Cdl, dopo i festeggiaenti ecco il vittimismo"
Scherzosamente, “no mi stà iaticu ‘nanzi cu no catu a gretu” (non mi stò buttando avanti per non cadere indietro), così come ironicamente scrive in un bel articolo che fà riflettere, il mio amico Angelo Capodieci, ma nel difficilissimo tentativo di non accavallare l’ennesimo comunicato, vorrei esprimere alcune riflessioni sul tormentone dell’estate 2007: la situazione politica-amministrativa a Mesagne.
Lo faccio con molta prudenza, non perché facendo parte di un piccolo Movimento politico si ha timore di proporre idee o valutazioni, ma il clima (torrido) del momento e soprattutto l’alta posta in gioco, quale il futuro della nostra città, consiglierebbe a chiunque un atteggiamento almeno un po’ più riflessivo.
Questo è il percorso che il centrosinistra ha voluto intraprendere: i partiti stanno riflettendo all’interno dei propri organismi, i referenti si consultano all’interno di un Coordinamento che stà dimostrando tra l’altro unitarietà d’intenti e infine la città attende le indicazioni che verranno dal Sindaco Incalza sulla composizione del prossimo governo.
Qui consentitemi una prima riflessione, senza nessuna polemica, sull’operato del neo eletto Sindaco.
Mercoledì scorso 4 luglio ho appreso dalla stampa della mia proclamazione a Consigliere comunale effettuata dal Giudice Francesco Maria Giliberti martedì 3 c.m. nell’Aula Consiliare.
Ora al di là di chi era la competenza nell’avvisare i singoli consiglieri a partecipare a questa cerimonia, è innegabile che tale mancanza sia il frutto di una totale assenza di serenità da parte di chi dovrebbe mostrare con i fatti e non solo con le parole, di voler intraprendere un percorso di collaborazione con tutti per il bene della città, e cioè il Sindaco Incalza.
Quanto accaduto in quella occasione, si somma ad altre situazioni non sempre gestite nel migliore dei modi, come per esempio l’incontro con Libera per l’avvio del “Campo della Legalità” dove anche qui non è stato invitato nessuno…forse toccava a Libera..? o come è stata gestita l’organizzazione dell’evento del 17 luglio con artisti contattati e contrattati e poi annullati, con quali spese per la città..? e tante altre ancora...che per motivi di opportunità non stò qui ad elencare.
Tutte situazioni che ritengo poco chiare, dove nel goffo tentativo di giustificare una propria mancanza, si commette l’errore imperdonabile di non dire la verità e soprattutto si persevera nell’errore di non riconoscere pubblicamente né con i fatti il risultato elettorale del 27 e 28 di maggio che seppur ha consegnato la città nelle mani del Sindaco Incalza (così come il centrosinistra più volte e in più modi ha riconosciuto), ha scelto di dare una maggioranza politica nel Consiglio comunale alla coalizione del centrosinistra.
Dopo una orrenda campagna elettorale condotta all’insegna delle menzogne e delle offese anche personali, dopo il periodo prolungato della “festa per la Libertà ottenuta”, è arrivata anche l’ora delle scelte e delle decisioni.
Ma da buoni “discepoli” di un berlusconismo irrefrenabile, è arrivata anche l’ora per il centrodestra di cambiare spartito: suonare la musica del vittimismo per coprire i rumori delle incapacità amministrative…
Ed ecco di scena i grandi comunicatori che riprendendo uno stile, mai interrotto per la verità, di offese e di attacchi alle persone, tentano di far ricadere i loro problemi sul centrosinistra, reo di stare a guardare e non di aiutarli.
Allora incuranti dei segnali che arrivano da ogni parte si apprestano a predisporre e a varare una giunta politico-tecnica di centrodestra costringendo così il Sindaco Incalza ad ingoiare il rospo e facendo credere alla città che loro sono in grado di governare anche da soli, pure per un solo giorno.
Intanto diffondono nella città messaggi diffamanti, quali: il centrosinistra non vuole farci governare; il centrosinistra è irresponsabile perché vuole il commissario; il centrosinistra ha paura che noi possiamo scoprire le illegalità da loro commesse; il centrosinistra ha lasciato un buco nel bilancio (il famoso milione di euro), non ha lasciato soldi per l’estate mesagnese e per il completamento dello stadio ecc…
Quindi avanti ancora con la politica del sospetto per ergersi a vittime di un sistema che scoperto più grande di loro, non sanno come gestirlo. Perché governare un Comune come Mesagne non è come fare opposizione “all’acqua di rosa”, così come è stata fatta per cinque anni, o assumere il ruolo superpartes di difensore civico senza conoscere i veri problemi di una città.
E allora io mi chiedo: se l’On. Berlusconi, loro capo ispiratore, continua istancabilmente a salire e scendere dal Quirinale per chiedere nuove elezioni non avendo ufficialmente la maggioranza né alla Camera e né al Senato, quale azione grave ed irresponsabile compiamo noi consiglieri del centrosinistra se avendo una maggioranza consistente sia in Consiglio comunale che politica, chiediamo a gran voce un ritorno alle urne, per eleggere un governo stabile e capace di affrontare quei problemi necessari per non bloccare ulteriormente la crescita di Mesagne?
E se tutto questo passa attraverso un periodo di commissariamento, è così difficile pensare che è molto meglio e auspicabile avere un Commissario prefettizio nel pieno delle sue funzioni e delle sue prerogative previste dalla Legge e non un Sindaco senza una maggioranza di governo capace di svolgere il suo ruolo?
Un’ultima riflessione agli amici del centrosinistra: qualcuno dice che la pillola ancora non scende….
Io penso che il risultato elettorale lo abbiamo oramai degerito, si tratta ora di fare da parte di tutti una assunzione di responsabilità e un mea culpa in tutte le scelte operate collegialmente.
Se l’On. Faggiano oggi non è il Sindaco di questa città le responsabilità sono di tutti, nessuno escluso, ma il messaggio che la città ha dato in questa tornata elettorale è stato chiaro, preciso come non mai, tutti abbiamo il dovere di coglierlo e soprattutto di utilizzarlo al meglio per il prossimo futuro, che è già iniziato.
Quindi non attardiamoci a guardare indietro, non perdiamoci nei meandri delle analisi politiche, ma rispondiamo con coraggio, con forza e con determinazione a ciò che ci chiede la città.
Utilizziamo questa fase per scegliere gli uomini e le donne migliori da presentare come guida della nostra città.
LETTERA APERTA DI CARLO PERRUCCI
CONSIGLIERE COMUNALE
PATTO PER MESAGNE
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