Brindisi, 10/07/2007
Questione energetica: l'On. Mele apprezza la presa di posizione di Errico
Non appaia strana a nessuno la approvazione per la presa di posizione del Presidente Errico rispetto alla questione energetica Brindisina ed in particolare la richiesta di limitare le emissioni di CO2 che significherebbe anche, immaginiamo, una diminuzione delle polveri e dell’inquinamento.
Noi dell’UDC da tempo sosteniamo questa posizione, espressa più volte sulla stampa e sostenuta da iniziative quali le visite presso le tre centrali energetiche di Brindisi.
Abbiamo invano chiesto a tutte le parti in causa, ENEL su tutte, una maggiore volontà nell’affrontare la questione delle convenzioni, per arrivare finalmente ad un punto il più possibile soddisfacente per il territorio. Peraltro sono state vane le sollecitazioni giunte dai cittadini, dalla stampa, anche nazionale, dalle denunce dei sindacati, insomma da un territorio che sembrava aver preso coscienza che forse la situazione era più grave di quel che sembrava.
E’ vero che il susseguirsi di tavoli tecnici ed incontri non ha prodotto alcun risultato apprezzabile con il conseguente rafforzamento della aziende energetiche, ma è anche vero che il Presidente su questi temi non è stato probabilmente abbastanza sostenuto dalla sua stessa maggioranza. Pochi oggi possono denunciare lo stato di degrado ed il totale asservimento al carbone del porto di Brindisi. Soprattutto coloro i quali hanno a lungo governato questa città con i risultati che tutti conosciamo.
Non vogliamo più avere il primato di essere la zona d’Italia con la quantità più alta di emissioni di CO2 in atmosfera. Il polo energetico più grande d’Europa e contestualmente il territorio più povero.
Ed allora l’UDC intende sostenere qualunque iniziativa seria, non emotiva o isterica si possa mettere in campo con l’unico obiettivo di indurre il colosso ENEL alla ragione ed a restituire finalmente a questo territorio mezzo secolo di inquinamento. Anche se ciò dovesse significare sostenere il Presidente della Provincia.
COMUNICATO STAMPA ON. MIMMO MELE
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