Brindisi, 11/07/2007
CGIL - CISL - UIL: sempre a difesa dell'arsenale
Nonostante il memorandum d'intesa sulla riorganizzazione dei Ministero della Difesa, sottoscritto il 03 luglio 07 da CGIL CISL- UIL di categoria e dal Ministro della Difesa, le preoccupazioni dei dipendenti civili dell’Arsenale Militare di Brindisi aumentano.
Nel mentre le parti a livello centrale sottoscrivono accordi e riconoscono i valori della concertazione ed il ruolo del Sindacato, i vertici dell’Arsenale di Taranto sembrerebbero lavorare, in sordina ed in maniera del tutto unilaterale, a delle ipotesi di riorganizzazione e ridimensionamento della pianta organica del “ reparto di Brindisi”.
Le domande avanzate dalla Direzione dell’Arsenale di Taranto direttamente all’ Ufficio del personale di Brindisi sulla dotazione organica del “reparto di Brindisi” e la richiesta nominativa inoltrata per una mobilità d’ufficio di diverse professionalità presenti nel nostro stabilimento, fanno intendere che la situazione a Brindisi è in continua involuzione, nonostante gli impegni politici assunti a livello centrale di avviare immediatamente il confronto sulle ipotesi di riorganizzazione degli Arsenali Navali.
Certamente non ispira fiducia il comportamento del Governo e, soprattutto, dei Sottosegretari che si occupano della vicenda, i quali più volte hanno assicurato ai Parlamentari locali ed alle OO.SS. il pieno sostegno all’azione messa in campo da queste Segreterie, per tutelare i posti di lavoro dell’Arsenale brindisino. In realtà, come detto, i segnali che giungono vanno nella direzione opposta e destano allarme e preoccupazione in tutti i lavoratori, ai quali ribadiamo il fermo proposito di difendere con ogni mezzo la vita e la funzionalità dello Stabilimento di Brindisi.
Il declassamento a mero “reparto di Taranto” del glorioso Arsenale di Brindisi è un atto ritenuto dalle scriventi OO.SS. unilaterale ed illegittimo, oltre che profondamente sbagliato sia sul piano della organizzazione del sistema produttivo nazionale che per le inevitabili ripercussioni occupazionali che produrrà; per cui, nel ritenere la vertenza di Brindisi ancora aperta ed in attesa di un tavolo tecnico – politico che delinei un percorso di interventi tecnici, legislativi, contrattuali e amministrativi per la risoluzione della vertenza in atto, sollecitiamo le Segreterie Nazionali a sostenere, come per il passato, la lotta dei lavoratori dell’Arsenale di Brindisi, essendoci oggi più che mai necessità di chiarezza e non di una politica di continui rinvii alla soluzione della Vertenza.
COMUNICATO STAMPA CGIL - CISL- UIL
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