Ostuni, 17/07/2007
Lido Morelli: progetto per reintroduzione testuggine palustre europea
La giunta comunale di Ostuni (Brindisi) ha approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo denominato “Pro EMYS litorale di Ostuni”.
Il progetto si pone come obiettivo principale la reintroduzione della testuggine palustre europea (Emys orbicularis) all’interno del Sito di Importanza Comunitaria denominato “Litorale brindisino”, ri-cadente nel neonato Parco Regionale “Dune costiere tra Torre Canne e Torre San Leonardo”.
Questo progetto è stato finanziato dalla Misura 1.4.2 “Tutela e qualificazione delle risorse naturali” del Piano di Sviluppo Locale G.A.L. Alto Salento.
Il Comune di Ostuni, beneficiario del finanziamento, ha deciso di affidare la realizzazione esecutiva del progetto all’Associazione no-profit “ALTERIUS” . Questa Associazione (fondata dagli esperti Paolo Friz, Tiziano Fattizzo, Gianfranco Ciola e Giuseppe Flore), si occupa della tutela dell’ambiente e in particolare della cosiddetta «fauna minore», con una particolare attenzione nei confronti di rettili e anfibi.
Questo progetto si inserisce perfettamente nella nuova visione della tutela e conservazione della natura che l’Unione Europea sta chiedendo agli stati membri, e che, ormai da alcuni anni, il Comune di Ostuni sta portando avanti in modo ottimale.
Il delicato e complesso progetto di reitroduzione faunistica è di fondamentale importanza, in quanto la tartaruga d’acqua dolce è una specie a forte rischio di estinzione, a causa dell’alterazione delle zo-ne umide in cui essa vive, dovuta all’urbanizzazione intensiva dei litorali, alla crescente captazione delle acque di falda e agli interventi di cementificazione dei canali. Inoltre, negli ultimi anni si è deci-samente sviluppato il fenomeno dell’abbandono negli ambienti acquatici delle testuggini dalle orecchie rosse d’origine americana, vendute liberamente nei mercatini, che entrando in competizione con quelle autoctone, stanno contribuendo a rendere ancor più problematica la sopravvivenza di queste ultime sull’intero territorio nazionale.
“A questo proposito” dicono i responsabili dell’associazione Alterius “è importante sottolineare che, quando ci si stanca di tenere in casa le tartarughe, come qualsiasi altro animale selvatico, sarebbe buona regola consegnarli agli organi preposti (Corpo Forestale, Polizia faunistica, Centri di recupero della fauna selvatica)”.
La prime fase del progetto ProEmys è stata la ricostituzione di un primo nucleo, che ha visto la liberazione di 5 esemplari, due maschi e tre femmine, riproduttivamente maturi e in perfetto stato di salute; sul dorso di tutte le testuggini è stata fissata una radio-trasmittente, grazie alla quale si potranno seguire gli spostamenti degli animali. Dopo un anno di monitoraggio saranno analizzati i dati e, una volta verificato il grado di adattamento dei primi esemplari, si effettuerà una seconda liberazione di 10 esemplari adulti di testuggine palustre (6 femmine e 4 maschi) al fine di rendere stabile e auto sufficiente la popolazione.
COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI OSTUNI
|