Brindisi, 01/08/2007

Diffusione Lepri, Saccomanno: "intervenga la Regione"

La diffusione delle lepri all’interno del parco naturale regionale “Salina di Punta della Contessa”, sito nel territorio di Brindisi, sta causando gravi danni all’ecosistema dello stesso parco e provocando ingenti danni economici agli agricoltori del territorio.
Costoro ultimamente registrano impotenti la distruzione dell’unica fonte di reddito, il frutto del lavoro nei campi, a causa della voracità e della presenza abnorme di lepri.
Su questi due argomenti, il presidente del Gruppo consiliare di Alleanza Nazionale alla Regione Puglia Michele Saccomanno ha posto un’interrogazione al presidente della Giunta regionale Vendola e agli assessori regionali all’Ecologia e alle Attività produttive, rispettivamente Losappio e Russo, per conoscere “quali urgenti iniziative intendono attivare per impedire che il proliferare incontrollato delle lepri continui a provocare gravi danni all’ecosistema del Parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa vanificando pertanto il gran lavoro svolto dall’Assessorato all’Ecologia in questi ultimi decenni; quali urgenti iniziative intendono adottare per impedire che onesti agricoltori, a causa dei gravi danni provocati dalle lepri alle colture agricole, debbano ingiustamente pagare colpe non loro ed essere condannati, insieme alle loro famiglie, al rischio di una pesante penalizzazione economica; se e quali piani e programmi si stanno predisponendo per fronteggiare prevedibili richieste di risarcimento danni che, con il completamento dell’istituzione di tutti i parchi regionali previsti dalla Legge regionale 19/97, saranno sempre più numerose”.
Saccomanno pone l’accento proprio sul lavoro che in questo decennio l’Assessorato regionale all’Ambiente prima, e all’Ecologia adesso, ha attuato per istituire, nel dicembre del 2002, il parco di “Salina di Punta della Contessa”.
Lo stesso Assessorato regionale all’Ecologia ha previsto che i compiti di vigilanza, il coordinamento delle iniziative e delle attività regionali volte al riconoscimento del patrimonio ambientale e naturale, l’assistenza tecnico-amministrativa agli organi di gestione delle aree naturali protette e la predisposizione di piani per l’accesso alle risorse nazionali e comunitarie, siano affidati all’Ufficio Parchi e Riserve Naturali dello stesso Assessorato.
Pertanto, dichiara Saccomanno, “scaricare i nuovi parchi naturali regionali alle prime difficoltà non appare corrispondente allo spirito della legge e alla volontà di questo e del passato Governo regionale”. Sempre in riferimento all’Ufficio Parchi e Riserve Naturali della Regione Saccomanno esprime perplessità in quanto l’Ufficio, interpellato da alcune associazioni sindacali di agricoltori, si è distinto in un rimpallo di competenze su chi debba convocare un eventuale tavolo tecnico per la risoluzione del problema in questione.
Per tutto quanto esposto Saccomanno chiede che alla sua interrogazione sia data una risposta urgente.

Michele Saccomanno
Capogruppo An