Francavilla F.na, 02/08/2007
Danneggiata l'insegna del centro sociale 100 passi
Francavilla Fontana (Brindisi), primi anni del XXI secolo, poco più in là della centralissima piazza Umberto I,oggi salotto della vita notturna cittadina, lì su quel corso che di quel re porta il nome, incorniciato fra cesti di frutta da un lato e le piante di una fiduciosa e passionaria compagna fioraia, trovavi un portone di legno o quel che rimaneva di lui, pochi ne ricordavano la presenza altri non ne conoscevano l’esistenza… ma se in quei mesi del 2004 provavi a scendere quelle scale che si aprivano al di là di esso, li trovavi al lavoro: erano Ivana, Emanuele, Giusy, Antonio, Alessandra,Antonella, Nicola… erano appena trenta, sarebbero diventati 200; pulivano, spazzavano, tingevano,ridevano, costruivano, parlavano, chiedevano consiglio a chi li aveva mostrato quella cantina dismessa; volevano uno spazio tutto loro, di loro giovani francavillesi, dove riunirsi e confrontarsi, lo avevano preteso, non c’era stata risposta degli uomini del potere e ora lo creavano da soli… così risalivi le scale e tornavi sulla strada, potevi cominciare a contare 1, 2, 3, 4, 5…100passi, ti trovavi davanti le mura merlate di chi dietro una scrivania storceva(e storce il naso), ma a loro non importava, tornavi indietro di “100 Passi” e Peppino Impastato era con loro…
Questo racconto, che ha il sapore di una leggenda, è l’inizio reale della nostra storia.
Il 19 dicembre 2004, in un’ex-cantina di via Umberto I a Francavilla Fontana, è nata la nostra associazione socio-culturale “Cento Passi”, un centro fortemente voluto da un gruppo di ragazzi francavillesi, stanchi di essere sudditi di un governo cittadino di centro-destra e con la speranza di poter avere uno spazio di confronto e di socializzazione.
L’esempio di Peppino Impastato,nel 1978 vittima della mafia siciliana, era così forte e vivo nel nostro ricordo, così attuale nella nostra condizione di francavillesi, che a lui e al film di Giordana ci siamo ispirati( nella serata inaugurale,fra centinaia di gente commossa, furono proiettate le immagini del film, davanti agli occhi lucidi di quei ragazzi..)… Lui combatteva contro un sistema criminale, noi combattevamo e combattiamo contro chi vuole censurare la nostra parola, contro chi vuole annebbiare la nostra mente, contro chi non da voce alla nostra creatività, contro chi ci etichetta e ci ghettizza, solo per il coraggio di vivere come vogliamo e senza nasconderci dietro il perbenismo e la falsità.
In questi anni abbiamo lottato e costruito insieme un piccolo rifugio per chi come noi spera di cambiare la nostra città; nel tempo siamo cresciuti, abbiamo organizzato dibattiti e spettacoli musicali, conferenze,cineforum e esibizioni teatrali, valorizzando i gruppi emergenti e la cultura locale (es. un corso di pizzica)…
I soliti hanno frapposto i loro ostacoli, ci hanno voluto azzittire, hanno profanato il nostro luogo e la memoria di chi “uomo” lo era davvero… ma non ci hanno distrutto, siamo ancora qui a parlare, a gridare la nostra libertà, a non volere piegare il capo, siamo pronti a dare ancora spazio ai nostri entusiasmi e alle nostre speranze… chiunque potrà venire con noi e cominciare a contare 1,2,3,4,5…100PASSI.
Giusy Nigro
Nico Cleopazzo
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