Brindisi, 02/08/2007

Morti sul lavoro: intervento dalla CISL

La CISL da tempo sta denunciando che l’assenza di politiche di sostegno allo sviluppo nella provincia di Brindisi e in Puglia, sta accelerando la perdita di competitività del nostro sistema produttivo e con esso la precarizzazione delle condizioni di lavoro.
La mancanza di creazione di nuovi posti di lavoro, sta aumentando la condizione di incertezza che incide notevolmente sulla sicurezza sul lavoro e sta facendo crescere lo sfruttamento e il lavoro nero.
Bisogna garantire un lavoro più stabile, ma sopra tutto più sicuro, perché sono ancora troppi gli incidenti, anche mortali, che ogni giorno mietono nuove vittime sul lavoro.
La Segreteria territoriale della CISL chiede che da subito si avvii una nuova fase per far nascere una cultura diversa sulla sicurezza, attraverso percorsi formativi, promossi dalla scuola, dagli enti locali e da tutte le associazioni. Non trascurando una politica di incentivazione mirata a favorire gli investimenti in sicurezza.
Inoltre, dotare gli organi preposti di strumenti e organici sufficienti, per una azione di controllo continua che oltre a prevenire il grave fenomeno dello sfruttamento, della precarietà e del lavoro nero, abbia come unico obiettivo, far rispettare la sicurezza sui posti di lavoro, applicando pesanti sanzioni per chi non la rispetta e in caso di recidiva, il ritiro della licenza ad esercire.
Infine, la CISL di Brindisi, nell’essere vicina alle famiglie che hanno subito questo terribile dolore, propone l’apertura di un tavolo permanente di monitoraggio sulla sicurezza e sugli appalti. In tal senso si auspica una iniziativa concreta anche da parte dell’assessorato provinciale al mercato del lavoro.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA TERRITORIALE CISL