Brindisi, 03/08/2007

Romano (DS) sull'approvazione del DF della sanita' pugliese

L’approvazione del documento finanziario della sanità pugliese con oltre due mesi di anticipo rispetto all’anno precedente è un incoraggiante segnale di razionalizzazione circa l’impiego delle risorse finanziarie disponibili , che viene dato al mondo della sanità pugliese.

La ridefinizione dei nuovi tetti, raggiunto attraverso una ampia ed articolata concertazione con il mondo della loro rappresentanza sindacale, se unita allo sforzo compiuto dal governo nazionale di garantire certezze nel trasferimento delle risorse finanziarie, ci porta a sostenere con ottimismo che l’anno prossimo, il mondo della sanità, potrà disporre del D.F. fin dall’inizio della prossima primavera.
Sarà possibile così , impegnare in tempo utile le risorse destinate al finanziamento di progetti dedicati alla prevenzione, allo screening sulla popolazione a rischio, alla sperimentazione di modelli organizzativi su base interdisciplinare per particolari patologie. Tutto ciò consentirà al sistema sanitario pugliese di programmare meglio la spesa, ma anche introdurre azioni efficaci di razionalizzazione della stessa.
Si conferma dunque l’obbiettivo politico del centro sinistra di liberare nuove risorse finanziarie attraverso la lotta alle inefficienze ed agli sprechi per destinarle verso una sanità buona ed appropriata.

E’ il secondo D.F. ormai che, nel riparto delle risorse, destina quote sempre maggiori alla medicina territoriale,razionalizzando quelle destinate alla spesa ospedaliera. Nello specifico si supera in modo condiviso il sistema di riparti che aveva come riferimento la spesa storica del 98 per andare alla definizione dei nuovi tetti partendo da tutto il liquidato durante l’anno passato.
Lievitano i tetti dei nuovi accreditamenti, riconoscendo loro un tetto su base annua del fatturato medio mensile prodotto, mentre vengono tutelati dai tagli imposti dalla finanziaria la dimensione piccola dei laboratori.
Circa novanta milioni di euro vengono destinate alle ASL che hanno un deficit strutturale al di sotto della media regionale, destinando però, una quota parte di queste risorse alle ASL, diciamo così, virtuose. Concluso, con l’approvazione del D.F., il tema del riparto delle risorse assegnate alla Puglia, ritorna politicamente prioritario invece la modifica dell’attuale sistema di riparto del fondo sanitario tra le regioni.
Si rivela rigido ed eccessivamente burocratico il meccanismo del disimpegno automatico. Le politiche di rientro dal debito attivate dalle regioni non sempre si raggiungono per responsabilità diretta, per cui sarebbe necessaria una diversa modulazione dell’aumento dell’IRPEF e dell’IRAP previsti dall’attuale norma.

Giuseppe Romano
RESPONSABILE SANITA DS