Brindisi, 30/08/2007
Acquascooter ad alta velocità: multa di 500 euro
In data 21 agosto, su indicazione del Prefetto di Brindisi, il Questore Margherito convocava un tavolo tecnico, cui partecipavano la Squadra Nautica dell’U.P.G.S.P. , la Capitaneria di Porto, i Carabinieri e la Guardia di Finanza al fine di rendere stringente la sinergia tra Enti per i servizi di prevenzione sulla costa, soprattutto relativi alla sicurezza in mare.
Per questo motivo la Squadra Nautica della Polizia di Stato proseguiva le attività, focalizzandole nelle zone di mare ove più notoria è la presenza di pericoli per la balneazione, causati da acquascooter o natanti veloci.
Così alle ore 16.45 di ieri, lungo la costa in località Conca, una pattuglia della squadra nautica notava la presenza a pochi metri dalla riva di una moto d’acqua con due persone a bordo, che, facendo delle evoluzioni spericolate ad alta velocità, metteva a serio rischio l’incolumità dei bagnanti a quell’ora numerosi.
Dopo pochi attimi, i predetti, dirigevano la prua della moto verso nord allontanandosi di gran lena. Immediatamente i Poliziotti, senza mai perdere di vista il natante, li seguivano nella loro navigazione sino ad arrivare, alle successive ore 17.00, in località Granchio Rosso, ove i due centauri del mare, con assoluto sprezzo della sicurezza altrui raggiungevano la battigia di “ Lido Poste”, ove sostavano pochi secondi, forse per accertarsi della presenza o meno in quella località di eventuali forze di polizia.
Difatti, vista l’autovettura con colori d’istituto avvicinarsi alla predetta spiaggia, i due riprendevano il mare ad alta velocità sempre in direzione Nord.
Alle successive ore 17.30, sempre tenendo d’occhio il natante, gli Agenti, intuita la direzione si portavano in zona Apani ove accertavano visivamente che i due violavano, entrandovi, la zona C della riserva di Torre Guaceto. Tale infrazione si poteva appurare in quanto l’acqua scooter superava l’allineamento tra la boa posta a sud dello scoglio di Apani e il relativo segnale situato a terra rimanendo nello specchio acqueo compreso tra la battigia e la boa stessa.
Comunque già dal primo avvistamento alla Conca la Sala operativa della Questura inviava in ausilio alla Squadra Nautica una Volante ed una pattuglia della Polmare che svolgevano una fattiva collaborazione nel presidiare i punti già interessati dal transito dell’acquascooter per evitare di perdere di vista il natante suddetto e di controllarne i movimenti a ritroso.
In più, seguendo una collaudatissima sinergia tra Polizia di Stato e capitaneria di Porto era stato pure richiesto l’intervento di una sua motovedetta.
Difatti, alle successive ore 17.55, la Motovedetta C.P. 2071, riusciva al largo della località denominata Giancola, a fermare ed accompagnare a riva il conducente della moto d’acqua che veniva consegnato alla Squadra Nautica e compiutamente identificato.Lo stesso veniva accompagnato presso gli Uffici della Sezione Volanti ove venivano redatte le severe sanzioni amministrative previste ed ammontanti a circa 500,00 euro. |