Torre Guaceto, 30/08/2007

Incendio Riserva, Rosy Barretta: "promuovere la cooperazione"

Sull'incendio di Torre Guaceto, di seguito pubblichiama un intervento di Rosy Barretta in qualità di Ambasciatrice del Libro Verde della Commissione Europea per la Futura Politica Marittima dell’Unione europea Degli Oceani e dei Mari.

L’ultimo drammatico incendio del ventuno agosto scorso, inserito nel più ampio catastrofico scenario dell’intera Italia che brucia, hanno portato alla ribalta l’importanza strategica, per l’intero territorio regionale, di un efficace piano di prevenzione dagli incendi dell’area protetta lacustre e marina di Torre Guaceto.
In tal senso colgo l’occasione per sostenere che un integrato e più preciso coordinamento delle attività di spegnimento degli incendi nella giornata del ventuno agosto avrebbe potuto limitare il danno conseguente, in particolare se il numero dei mezzi impegnati fosse stato più adeguato alla gravità della situazione.
Nel caso in questione, immediatamente dopo la notizia della vasta area interessata dall’incendio, veniva inviato a Brindisi, dai servizi centrali della Protezione Civile, un Canadair con previsto arrivo in zona alle 17,45. Ma durante il volo di avvicinamento esso veniva giustamente dirottato in Sicilia dove erano direttamente minacciati centri urbani con pericolo per le vite umane.
Oltre alla carenza di mezzi nazionali per far fronte alle gravi emergenze del territorio si è pienamente accertata la scarsità di mezzi sia a livello regionale che locale, anche se, sia per l’annunciata evoluzione del clima verso estati sempre più torride che per il periodo a rischio, l’intero sistema di protezione dagli incendi era stato completamente allertato.

Corre l’obbligo di ricordare che il sistema lacustre e marino di Torre Guaceto, proprio per l’importante valenza naturalistica della riserva a livello Internazionale e del Mediterraneo, gode di una particolare gestione integrata fra le varie Amministrazioni locali e centrali del territorio.
Questa gestione integrata, comunque è parte di un insieme più ampio che riguarda l’intera politica europea in materia di zone costiere (vedi Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 30 maggio 2002 relativa alla Gestione Integrata delle Zone Costiere in Europa).
In tal senso è opportuno ricordare che nell’ambito di tale Raccomandazione, gli Stati Membri erano stati invitati a riferire alla Commissione in merito ai risultati ottenuti , con particolare riferimento alla formulazione di una strategia nazionale finalizzata a promuovere la gestione Integrata delle Zone Costiere.

Le relazioni dovevano essere inviate entro la fine di Febbraio 2006. Al 31 Dicembre 2006, l’Italia, l’Estonia e l’Irlanda non avevano fatto pervenire alcun contributo (Vedi la relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio del 7 giugno 2007(COM (2007) 308 ))
Il Consorzio di Torre Guaceto si propone come paladino della causa GIZC, presentando immediatamente, per il proprio ambito, un progetto finalizzato ad un MASTER IN GESTIONE INTEGRATA DELLE AREE COSTIERE (Delibera di G.R. 23/10/06). L’inadempienza dell’Italia sopra citata ha fatto si che l’intero territorio Nazionale rimanesse privo di uno strumento normativo sulla strategia integrata dell’ambiente marino. Per colmare in parte questa grave lacuna, l’iniziativa unilaterale intrapresa dal Consorzio ha fatto si che si creasse una base per la formazione di alcune linee sinergiche di collaborazione con gli altri stati rivieraschi del Mediterraneo dando la possibilità di interventi rapidi ed esaustivi in caso di gravi emergenze.

Per concretizzare un simile scenario è necessario quindi promuovere una cooperazione fra i Paesi del Mediterraneo Orientale per la protezione e gestione integrata delle aree naturali riconosciute di alto valore comunitario per la diversità degli habitat naturali e per le specie animali e vegetali, con l’obiettivo di creare un network tra i Paesi partners del progetto: ITALIA, CIPRO, GRECIA, e Paesi terzi come la GIORDANIA e la TURCHIA.
Lo scopo del progetto dovrà essere la prevenzione dei rischi nelle aree facenti parte del progetto “Natura 2000”: Penso che Brindisi debba Candidarsi come sede per ospitare sul proprio territorio, a fianco a strutture ad ampia valenza Internazionale- Mondiale quale l’Aeroporto di Brindisi e le Infrastrutture ONU, una efficace TASK FORCE logistica di aerei e forze di soccorso per le popolazioni civili, in linea con la proposta della Commissione Europea che vuole istituire una TASK FORCE EUROPEA permanente dei 27 Paesi per combattere incendi, aspetto questo sempre più impellente atteso l’aumento del 20% della superficie forestale Italiana negli ultimi 20 anni, raggiungendo il terzo dell’intera superficie nazionale. Questa necessità si esprime quest’anno in tutta la dimostrata gravità, atteso il record negativo raggiunto in tutta l’Europa per quanto riguarda la vastità di superficie percorsa dal fuoco.
Questo valore è ascrivibile a ben 3.585 Kmq a fine luglio, con un costante e drammatico mantenimento del trend nella restante stagione estiva.

Allo scopo di rafforzare il sistema di protezione civile in Europa, la Commissione e gli Stati Membri hanno cominciato a studiare la possibilità di creare dei moduli di crisi.
Tali moduli comprendono gruppi già predefiniti di personale e di equipaggiamenti specializzati, suscettibili di essere attuati rapidamente 11 moduli principali sono stati definiti , di cui 1 per la lotta contro gli incendi di foresta.
A far parte dell’impianto di prevenzione è necessario sensibilizzare anche i piccoli imprenditori agricoli, affinché prioritariamente provvedono a puntualmente sorvegliare i terreni di propria competenza o ad essi limitrofi.
Già circa 7-8 anni addietro, esisteva un ufficio a Bruxelles facente parte della Direzione Generale per la Protezione civile, presso la Commissione Europea, avente funzioni di coordinamento, ma venne inglobato in una struttura con ben più ampie competenze, snaturando e svilendone il potere e le funzioni stesse. Questo assunto è importante per far comprendere come la U:E. si sia già in passato posto il problema, ed ora sono pienamente convinta che il Commissario per l’Ambiente Stravos Dimas, sensibilizzato di recente dalla drammaticità degli ultimi eventi verificatesi nel Suo Paese, saprà ben gestire questo progetto.

Nei prossimi giorni, intraprenderò le opportune iniziative contattando per un primo giro esplorativo il Comandante dell’Aeroporto di Brindisi, i Responsabili delle attività e dei Servizi ad esso connessi, l’Amministrazione Centrale dello Stato, la Regione, la Provincia ed il Comune.
La ricerca dei fondi necessari verrà attivata nei fondi Strutturali Europei, attivabili su richiesta e proposta del Governatore Niki Vendola. A breve, onde tener desta l’attenzione della collettività tutta, ad un mese del drammatico rogo del ventuno agosto, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto effettuerà in data 21 Settembre 2007 (Equinozio d’Autunno) una serie di attività, coinvolgendo le scolaresche, quali la semina di piante autoctone.
Verrà inoltre indetta assieme al Consorzio di Torre Guaceto una conferenza stampa nella quale verranno presentate le iniziative sopraindicate.
Giova ricordare che anche il Governo Nazionale ha intrapreso una iniziativa legislativa tendente ad azzerare il drammatico fenomeno degli incendi boschivi, con una campagna denominata di “FUOCO TOLLERANZA ZERO“.

Rosy Barretta – Ambasciatrice del Libro Verde della Commissione Europea per la Futura Politica Marittima della UE

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