Mesagne, 08/10/2007
Perrucci (Patto Mesagne): quiete o solo apparenza?
Sembra (o è solo apparenza?) che sia tornata la quiete, dopo la tempesta di articoli e di accuse al limite della querela che all’indomani dell’approvazione della Mozione di sfiducia al governo Incalza si è abbattuta su un centrosinistra in ritiro claustrale, o quasi.
Credo che il doveroso silenzio, sofferto ma volutamente attuato dalle forze di centrosinistra sia servito a svelenire (speriamo …?) un clima infuocato controproducente per tutti.
Oggi però è tempo di ripresa, è tempo di programmazione e di intese politiche e non solo, è tempo di un approfondimento sul responso imparziale ed autorevole che il nostro Commissario Prefettizio ha effettuato con l’approvazione del tanto discusso “Conto Consuntivo 2006” che di fatto ha sancito lo stato di salute reale nella quale si trova la nostra beneamata Mesagne. Siamo così finalmente arrivati a poter dire ai nostri cittadini che Mesagne è una Città in SALUTE e che le fantomatiche cifre (700/800 mila euro) di presunti dissesti finanziari, circolate e pubblicizzate sui vari quotidiani, non esistono.
E’ doveroso però oggi chiedersi, a chi spetta rendere pubblici questi risultati?
Ai quotidiani, che per mesi hanno messo alla gogna l’Amministrazione Sconosciuto e i suoi Assessori, rei di aver sperperato e mal gestito danaro pubblico, riservando loro titoloni in prima pagina e locandine varie?
O ai politici del centrodestra che nonostante le ricerche affannose nei cassetti dei vari uffici comunali e nonostante il martellante slogan del “buco di bilancio” non sono riusciti nell’intento dello scoop-mediatico sullo scandalo finanziario ?
Credo e sono certo di non sbagliare che ancora una volta tocchi e noi forze politiche del centrosinistra, riprendere quel rapporto e quel dialogo, per la verità un po’ logorato e trascurato con la città e spiegare magari all’unisono con l’ex Sindaco Sconosciuto quanto di buono è stato fatto nei cinque anni trascorsi e soprattutto quanto di buono si può fare ancora con il supporto della classe dirigente del centrosinistra.
Siamo in attesa quindi di riprendere una serie e doverosa riflessione per impostare un percorso politico di rinnovamento quanto più partecipato possibile, sia con tutte le forze politiche, compreso quelle nuove, ma che a priori si riconoscono con il centrosinistra, sia con tutta la città, finalizzato se ritenuto necessario all’utilizzo dello strumento delle Primarie divenute oramai di grande significato e di forte caratterizzazione politica.
Nel frattempo anche noi del Movimento Politico “Patto per Mesagne”, avviamo una serie di incontri tra di noi e con chi ci ha supportato nelle scorse elezioni per riuscire a cogliere la volontà dei nostri amici in merito alla tenuta, ma soprattutto alla utilità del nostro raggruppamento nel panorama politico locale.
Non sfugge a nessuno e non sarebbe giusto neanche da parte nostra nascondere le difficoltà che in questo momento viviamo per la scelta effettuata da altri amici autorevoli e importanti di compiere un passo verso altri lidi (e speriamo che non siano altre sponde).
Questa scelta, tra l’altro annunciata (eravamo noi stessi a denunciare manovre atte a rompere i delicati equilibri che in genere mantengono la vita di un gruppo), per quanto ci riguarda, pur considerandola legittima e degna di attenzione, non può essere condivisibile almeno nel merito delle ragioni e nei modi con cui si è consumata, visto la mancanza di discussione politica di fondo all’interno del nostro Movimento. Questo comportamento oltre a dimostrare quanto la politica stia diventando sempre più “ad personam”, rafforzando la crescente opinione sull’avanzare dell’antipolitica, ci induce ad aprire una seria riflessione sul modo stesso di fare politica e in particolare sulle capacità che noi cittadini, noi società civile – organizzata e non -, abbiamo per supportare e quindi contribuire al miglioramento della “buona politica” così come richiamava l’avvocato Carmelo Molfetta in un suo recente e autorevole intervento.
In questo modo la politica può essere considerata, così come veniva definita da Don Tonino Bello, come un “coagulante sociale”, cioè i cittadini e le associazioni varie considerate come le radici del sistema, detentori della sovranità popolare che delegano i “rappresentanti dei partiti” affinché applicano un determinato programma politico condiviso tra queste forze, nell’esclusivo interesse del bene comune.
Questo è l’unico motivo che ci spinge a tentare di proseguire questa esperienza, forti oltre che dell’incoraggiamento crescente della gente, anche dalla convinzione che in questi anni non abbiamo mai polarizzato interessi né tanto meno occupato o gestito posti di potere.
Il nostro è stato e continua ad essere un Movimento aperto a tutti, che nonostante tutto non si è mai sentito sufficientemente rappresentativo dei valori cattolici, ma ha sempre tentato, nel limite delle capacità personali di ognuno di noi, di difendere quei valori cristiani che i nostri padri ci hanno trasmesso. Lo abbiamo fatto in un contesto molto difficile di conflittualità legata molte volte alla mera strumentalizzazione, probabilmente anche con il nostro piccolo contributo, ma non ci siamo mai sentiti nel modo più assoluto artefici del degrado politico al quale assistiamo ogni giorno, non avendo mai nel modo più assoluto assorbito l’informazione, l’editoria, la cultura, manifestazioni varie pro-Dico o pro-Family Day ed altre attività primarie che condizionano la vita pubblica dei cittadini.
Questi motivi vogliamo tentare di condividere con i nostri amici e con tutti i componenti del centrosinistra, mediante l’unico modo da noi legittimamente considerato:
la libera discussione per concordare anche con una mediazione l’obiettivo comune.
Naturalmente nel rispetto di tutte le posizioni, evitando però, nel tentativo di imporre le proprie idee, l’utilizzo di strumenti poco dignitosi e moralmente inaccettabili, tenendo bene in mente la finalità che secondo il nostro parere, è essenziale in questo particolare momento per il bene della città: l’Unione di tutto il Centrosinistra.
CARLO PERRUCCI
COORDIANAMENTO MOVIMENTO POLITICO PATTO PER MESAGNE
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