San Pancrazio S.no, 09/10/2007
Consiglio Provinciale: approvato odg su "crescita economica e civile e la cultura della legalità"
Con 22 voti favorevoli il Consiglio provinciale, riunitosi questa mattina in seduta straordinaria e aperta, presso l’Aula consiliare del Comune di San Pancrazio Salentino (Brindisi), ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno relativo a “la crescita economica e civile e la cultura della legalità” che impegna tutte le Istituzioni, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, ad intensificare le iniziative di contrasto alla criminalità; a rendere pienamente trasparente e propositiva la condotta di tutte le pubbliche amministrazioni, chiamate a svolgere un ruolo proattivo capace di battere connivenze o passività; a programmare uno sviluppo integrato delle proprie comunità, ampiamente condiviso con il partenariato economico e sociale; ad avviare forme di coordinamento interistituzionale e sociale per un miglior radicamento sull’intero territorio provinciale di tutte le iniziative utili a contrastare la criminalità in tutte le sue forme; a procedere a verifiche periodiche dello stato dei fenomeni sull’intero territorio provinciale al fine di adeguare azioni e iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità.
Il Consiglio provinciale, che ha visto la partecipazione dei sindaci del territorio provinciale, dei parlamentari nazionali regionali, dei consiglieri regionali, dei rappresentanti degli Enti locali, delle forze dell’ordine, delle associazioni datoriali e sindacali, si è aperto con gli interventi del sindaco di San Pancrazio Salentino Domenico Francone e del presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico.
“La vicenda a cui si fa riferimento – ha dichiarato il sindaco Francone – è nota a tutti: un piccolo e operoso artigiano locale è stato vittima del racket. A lui ho espresso personalmente la solidarietà dell’Amministrazione comunale assicurando l’impegno dell’istituzione comunale a sostenere le azioni di resistenza alla criminalità organizzata… Ovviamente non si può, né si deve, sottovalutare l’intreccio che esiste tra criminalità ed economia; ma di certo non si può pensare che con la retorica si possano eliminare dalle nostre comunità fenomeni preoccupanti che vanno dalla microcriminalità alla criminalità organizzata…. Alla luce di tali considerazioni è necessario agire su due distinti piani: il primo è quello della realizzazione di politiche attive delle Istituzioni per promuovere lo sviluppo, la crescita civile e culturale del territorio; il secondo è quello di un’analisi rigorosa e continua della fenomenologia della criminalità organizzata, onde mettere a punto non solo strumenti repressivi adeguati ma anche efficaci meccanismi istituzionali atti a difendere le pubbliche amministrazioni da possibili ingerenze amministrative…Il tessuto provinciale appare oggi molto più ricco del passato e in grado di determinare le condizioni per una crescita dell’economia e della società…Tutto ciò potrà contribuire a cambiare profondamente anche il clima culturale delle nostre comunità facendo emergere quell’atteggiamento di fiducia nel futuro, quel protagonismo dei nostri imprenditori, dei nostri giovani…L’aspirazione è quella di costruire un nuovo spirito comunitario attraverso cui si possano definire nuove e solidali relazioni sociali…il mio augurio è che questo evento negativo possa contribuire ad avviare una seria e serena riflessione su questi temi e soprattutto possa dare la continuità necessaria nella consapevolezza che sviluppo economico, crescita democratica e lotta a tutte le forme di criminalità sono aspetti del medesimo problema”.
Subito dopo il presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico ha esordito: “Si è voluto riunire questo Consiglio provinciale al fine di manifestare, con la rappresentanza di ciascun componente interno ed esterno chiamato a partecipare, la volontà dell’intera società brindisina di essere baluardo posto contro chi ostenta l’offesa ai valori fondamentali della pacifica convivenza e del diritto al progresso civile ed economico di ciascuno.
A nessuno può essere permesso di avere dominio sugli altri in virtù di qualsiasi pretesa anche se fondata su qualche ragione di evidenza continuata nel tempo. E’ proprio ciò che è facile che accada. Il silenzio, l’ignoranza, l’ingenuità , il bisogno, quando non è collusione o favoreggiamento, sono il brodo di coltura di situazioni che, se non controllate, degenerano in sopportazione di forme delinquenziali, sino a far diventare abitudine la coesistenza con la normalità di ogni giorno.
Ma il grido della coscienza di un singolo individuo non basta. Quel grido deve diventare “pensiero comune” ed operare come elemento di educazione conferendo pian piano ai nostri atti quotidiani il senso di una “umanità”.
Cosa fare della nostra terra ancora oggi, dopo anni di lotta al contrabbando ed alla criminalità organizzata, oggetto di tentativi di violenza che si esplicano in forme nuove di autentici soprusi?
Delegare ad altri l’azione risolutiva di tali questioni ritengo sia solo finzione inconcludente. Sono fatti nostri, di ognuno di noi. Dobbiamo diventare noi esponenti della democrazia rappresentativa, gli amministratori del “pensiero comune”.
“Creare un altro brodo di coltura – ha concluso Errico - con ciò che si è indicato (fiducia, solidarietà, speranza) per tutti noi è un dovere ineludibile se si vuole far crescere “l’umanità” in questa comunità che tanto amiamo con il progresso delle concezioni che sono patrimonio per un futuro migliore”.
A seguire ci sono stati gli interventi del senatore Eupreprio Curto, del consigliere regionale Pietro Mita, del sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, del sindaco di Latiano Graziano Zizzi, del presidente della Camera di Commercio di Brindisi Giovanni Brigante, di Don Raffaele Bruno dell’Associazione Libera, a nome delle dieci associazioni antiracket del territorio provinciale e del segretario della CGIL Leo Caroli.
Subito dopo si è aperto il dibattito in seno al Consiglio provinciale con gli interventi dei consiglieri Mario Gennaro, Cosimo Ferretti, Donato Baccaro, Nicola Ciracì, Rosetta Fusco ed Eupreprio Curto. Dopo questa fase si è proceduto alla lettura dell’ordine del giorno e alla votazione dello stesso.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI |