Ostuni, 18/10/2007
II giornata del congresso nazionale di Epidemiologia
Nel secondo giorno del congresso annuale dell’Associazione italiana di epidemiologia Massimo Musico, dell’Istituto di tecnologie biomediche del CNR (Segrate, Milano), ha parlato dell’invecchiamento in relazione all’incremento delle malattie neurodegenerative.
Il progressivo invecchiamento della popolazione ha messo in evidenza che l’età anziana dell’uomo è caratterizzata, oltre alla presenza di tumori e malattie cardiovascolari, da un’alta frequenza di malattie neurodegenerative. Tra queste, le principali sono le demenze e la malattia di Alzheimer. Negli ultimi anni, in relazione all’invecchiamento della popolazione, si è evidenziato un aumento delle morti legate a queste patologie. “In realtà” sottolinea Musico “non si tratta di un reale incremento dell’incidenza della malattia, ma di una miglior capacità diagnostica dei medici”.
L’Alzheimer ha quindi un grande impatto sulla popolazione anziana e, viste le proiezioni di incremento degli ultraottantenni nei prossimi quindici anni, si presume diventi una tra le principali cause di morte.
Il relatore si è soffermato sulla genetica dell’invecchiamento concludendo che “l’Alzheimer si accompagna inevitabilmente a tale processo. Essendo quest’ultimo geneticamente determinato, lo sarà di conseguenza anche l’Alzheimer”.
La domanda provocatoria posta come titolo dell’intervento “Siamo tutti destinati a indementire con l’età?” assume un significato particolare nella prospettiva di un forte aumento della popolazione anziana. Le politiche sanitarie devono tener conto di questi aspetti impostando un sistema assistenziale adattato a questi cambiamenti.
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