Brindisi, 21/10/2007

Azione Giovani dice no ai blog registrati al Roc

Non bastava la pressione fiscale che tartassa le famiglie italiane: ora il governo Prodi cerca di fare casse anche con il popolo di internet che da sempre viene considerato svincolato e incondizionato di esprimere liberamente la propria opinione.
L’approvazione all’unanimità in Consiglio dei Ministri del disegno di legge del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e comunicazione, Franco Levi, prevede infatti che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al Roc, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se rende informazione senza fini di lucro.
“I blogs e numerosi siti di protesta sociale – ha dichiarato Luca De Netto, presidente provinciale di Azione Giovani e componente dell’esecutivo provinciale di Alleanza Nazionale - per la loro semplicità d’uso, permettono a chiunque di pubblicare il proprio pensiero, condividere una passione in comune o anche per contestare la politica e le amministrazioni locali.”
In questi ultimi anni sono nati centinaia di migliaia di blogs, soprattutto ad opera di giovani e giovanissimi, che sono diventati un punto di riferimento coinvolgendo un vastissimo numero di navigatori ma che saranno costretti a chiudere per questa ennesima gabella del governo Prodi che di fatto limita l’accesso alla Rete.
“Chi si sottoporrebbe a questo farraginoso iter per creare un blog? – si chiede il giovane dirigente di AN - La legge Levi-Prodi obbligherà chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo, senza dimenticare che il disegno di legge prevede pene durissime, articoli 57 e 57bis del codice penale, per chi non rispetta la normativa.
L’articolo 21 della nostra costituzione recita: “…Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure…”: Levi e Prodi, invece, con questo ddl intendono “regolamentare” e cioè imbavagliare tramite tutta una serie di burocratizzazioni, di obblighi, di spese (bolli, iscrizioni e quant’altro) la libertà assoluta che faceva di internet e dei blog un qualcosa di nuovo nel panorama dell’informazione, troppo spesso drogata ed addomesticata dal gioco dei poteri.
Azione Giovani - conclude De Netto – attuerà una campagna di sensibilizzazione sul tema, chiamando a raccolta il popolo di internet e proponendo tutta una serie di iniziative nelle piazze, nelle scuole ma anche nei consigli comunali, volte a scatenare la protesta popolare per impedire l’approvazione di questa legge liberticida.”

COMUNICATO STAMPA AZIONE GIOVANI - FEDERAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI