Brindisi, 31/10/2007

La ricerca della Cittadella protagonista nei convegni internazionali

Il valore del lavoro prodotto nei laboratori della Cittadella della Ricerca (Brindisi) cresce in internazionalizzazione, come dimostra il convegno svoltosi il 31 ottobre in Israele, organizzato dal Cedad (Centro per la datazione e la diagnostica dell’Università del Salento) e dall’Università Bar Ilan di Ramat Gan, uno dei centri di eccellenza su cui si basano le strategie di Tel Aviv in campo scientifico.

Organizzatori del workshop, dedicato al tema “Materiali, tempo e stabilità: le applicazioni in archeologia e conservazione”, sono la dottoressa Elisabetta Boaretto della Bar Ilan University; ed il professore Lucio Calcagnile, direttore del Cedad.

Al convegno il professore Calcagnile ha presentato una relazione su “Analisi Pixe, Pige e u-Pixe su reperti provenienti dai siti neolitici dell’Italia meridionale”. Il professor Gianluca Quarta, ricercatore Cedad, ha parlato su “Applicazione della combinazione tra metodi analitici di base e acceleratore per datazione e diagnostica al radiocarbonio dei contesti archeologici”.

Il Cedad opera in un modernissimo laboratorio in Cittadella della Ricerca e dispone per la sua attività, aperta anche ad incarichi da enti e privati, di un acceleratore lineare, impiegato per la radiodatazione al carbonio 14. Tra le indagini più recenti svolte dal Cedad segnaliamo quella della datazione della famosa Lupa capitolina, sulle cui origini (etrusche o medievali) si erano divisi gli esperti di archeologia. La strumentazione del Cedad consente la radiodatazione di reperti di origine risalente sino a 50mila anni fa.

Prossimi impegni internazionali organizzati dal Cedad, il II Workshop di Scienza e Tecnologia per il Patrimonio culturale (10-13 dicembre 2007, Lecce) e il Workshop Internazionale sull’Interazione di particelle e raggi laser con i materiali (Lecce, 14-15 dicembre prossimi). Per altre informazioni su Cedad, www.cedad.unile.it

La Cittadella della Ricerca